Sindaco di Cercola Biagio Rossi perde in tribunale, altra sentenza favorevole per Gaetano Busiello, direttore di TuttoVesuvio. Fu querelato per diffamazione a mezzo stampa dalla fascia tricolore

Cercola (Na) – Il Tribunale di Nola, rappresentato dal Giudice per le Indagini Preliminari dott.ssa Teresa Valentino, ha emesso lo scorso 1 aprile 2025 la sentenza che dispone quanto segue: “…. dichiara di non doversi procedere ex art.129 c.p.p. nei confronti di BUSIELLO Gaetano……, perché il fatto oggetto di contestazione non costituisce reato. Sconfitto in Tribunale il sindaco del Comune di Cercola Biagio Rossi che l’11 giugno 2024 querelò il giornalista Gaetano Busiello, direttore responsabile di TuttoVesuvio – difeso dall’avvocato Gennaro Tarallo – , ipotizzando una diffamazione a mezzo stampa, ex art.595 3° comma, del codice penale, contenuta in 6 articoli pubblicati nel maggio 2024 che approfondirono l’ordinanza di custodia cautelare ‘Nuova Cerqua’ emessa dalla Procura della Repubblica di Napoli, guidata da Nicola Gratteri, relativamente all’indagine sul voto di scambio politico mafioso riguardante le elezioni comunali di Cercola del maggio 2023. Tale provvedimento giudiziario vide indagati 15 soggetti, tra i quali anche il candidato sindaco del centrosinistra Antonio Silvano, e ci furono anche sette arresti.

Gaetano Busiello: fallito altro tentativo di limitare la libertà dinformazione. Un doveroso ringraziamento all’avvocato Gennaro Tarallo. “E’ una sentenza – ecco il commento di Gaetano Busiello, direttore di TuttoVesuvioche restituisce verità e dignità al mio lavoro di approfondimento dei fatti, anche di cronaca giudiziaria, di un territorio dimenticato da tutti. Non ho timore di essere portato in tribunale, però, quando la cornice legislativa consente le querele temerarie senza che esista un argine sanzionatorio a chi le presenta per lo scopo di limitare la libertà di stampa diventa un reale problema di democrazia. Però, da sempre io faccio di necessità virtù, preferisco mettere in conto questo disagio, non faccio la vittima, sono i rischi del mestiere, mi auspico che cambino le leggi. Ringrazio l’avvocato Gennaro Tarallo che condivide con me aule di tribunale, interrogatori pesanti dai Pubblici Ministeri o dalle Forze dell’Ordine, e presumibilmente, anche l’amarezza delle querele ingiuste. Però, si lotta, e per fortuna esistono giudici terzi con uno spiccato senso dello Stato che fanno trionfare sempre la verità. Si va avanti, oggi è un giorno felice per la libertà di informazione…Appena acquisiti gli atti del procedimento penale valuteremo un’eventuale azione di risarcimento danni nei confronti del querelante(Sindaco Biagio Rossi n.,d.r.).. “

Giudice: “le notizie diffuse sono state correttamente collocate nel perimetro del cd. diritto di cronaca giudiziaria esercitato dal BUSIELLO nel corso della sua professione di giornalista. La vicenda giornalistica ‘mal digerita’ dal sindaco Biagio Rossi è relativa al fatto che TuttoVesuvio, a firma del direttore Gaetano Busiello, abbia raccontato la reale vicenda storico-politico/amministrativa che lega l’ex consigliere comunale di Cercola Giuseppe Romano allo stesso Biagio Rossi: i due sono stati insieme, seduti al fianco, nei banchi della maggioranza Fiengo dal 2018 al 2021; Rossi e Romano, inoltre, insieme altri sette consiglieri comunali andarono a sfiduciare l’ex sindaco Vincenzo Fiengo dal notaio nel maggio 2022. Giuseppe Romano, oggi a processo per il voto di scambio alle scorse regionali 2020, risultava intercettato, ma non indagato, anche nell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli relativamente a un presunto acquisto di voto al ballottaggio a favore di Rossi, anche quest’ultimo non indagato, , come contenuto espressamente nell’ordinanza citata, nell’ambito delle elezioni comunali 2023. ” Le dichiarazioni – si legge in sentenza – diffuse dall’imputato (Gaetano Busiello n.d.r.) appaiono, pertanto, correttamente collocate nel perimetro del cd. diritto di cronaca giudiziaria correttamente esercitato dal BUSIELLO nel corso della sua professione di giornalista che, di fatto, renderebbe lecito il comportamento denunciato dal Rossi, tanto da ritenerlo scriminato e, pertanto, non punibile. D’altronde si ritiene che le espressioni sopra riportati non abbiano determinato alcuna lesione o pregiudizio alla reputazione personale del querelante(Biagio Rossi n.d.r.) . Ebbene, la vicenda sottoposta al vaglio della scrivente sembra rientrare in quei confini di legittimità individuati e ricalcati dalla giurisprudenza nazionale, atteso che gli articoli pubblicati dal BUSIELLO sul quotidiano “Tutto Vesuvio” originavano dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.i.p. del Tribunale di Napoli. – motiva il giudice Teresa Valentino – Sul punto, il Busiello nell’interrogatorio di garanzia ha dichiarato di essersi limitato a riportare fatti giudiziari di cui aveva notizia da un’ordinanza cautelare, di cui aveva ottenuto copia come da autorizzazione della Procura, documentata in atti.” Nell’interrogatorio di garanzia in cui fu sottoposto il direttore responsabile di TuttoVesuvio Gaetano Busiello del settembre 2024, svoltosi alla Procura della Repubblica di Nola e negli uffici del Pubblico Ministero Francesco Riccio, comunicò che gli articoli scaturivano da un fonte autorevole e ufficiale, ossia l’ordinanza della Procura della Repubblica di Napoli, esibendo anche le autorizzazioni alla pubblicazione rilasciate allo stesso dal procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri. Il giudice Teresa Valentino rapidamente ha emesso la sentenza contro il decreto penale di condanna formulato nel gennaio 2025 dal PM Riccio.

ECCO LA SENTENZA INTEGRALE DEL TRIBUNALE CHE DISPONE IL NON LUOGO A PROCEDERE NEI CONFRONTI DI GAETANO BUSIELLO PERCHE’ IL FATTO NON COSTITUISCE REATO