Cercola (Na) – Scuole pubbliche e Amministrazione comunale non hanno programmato nessun evento per il Giorno del Ricordo, manco un comunicato stampa o un segno lasciato sui social. “Era già tutto previsto”: i ‘figli politici’ di quella subcultura degli ‘Anni di Piombo” che vide il faro delle Brigate Rosse come locomotiva per conquistare il potere con la violenza civile oggi si sono guadagnati un’altra ‘sporca’ medaglia di vita istituzionale da porsi al petto.
Il sindaco Biagio Rossi, guidato politicamente dal segretario politico di coalizione Pasquale Aprea, e l’assessore alla cultura Caterina Manzo hanno fatto davvero una gran brutta figura non rispettando le solennità indicate dalla legge nazionale 92/2004. Una città di periferia che non ha mai fatto i conti con la storia, manco quella propria, e prosegue la marcia odiosa del silenzio sui tragici crimini e nefandezze che si sono macchiati i finti miti della sinistra extraparlamentare, quali i comunisti slavi e russi e le Brigate Rosse.
FOTO: GIORGIA MELONI COMMEMORA VITTIME BASOVIZZA DELLE FOIBE – FONTE AGENZIA DIRE
GIORNO DEL RICORDO – ISTITUITA CON LEGGE N.92 DEL 30 MARZO 2004 – FONTE WIKIPEDIA – PER NON DIMENTICARE…
Il Giorno del ricordo è una commemorazione civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.[1]
Al Giorno del ricordo è associato il rilascio di una medaglia commemorativa destinata ai parenti delle persone soppresse e infoibate in Istria, a Fiume, in Dalmazia o nelle province dell’attuale confine orientale tra l’8 settembre 1943, data dell’annuncio dell’entrata in vigore dell’armistizio di Cassibile, e il 10 febbraio 1947, giorno della firma dei trattati di pace di Parigi. Sono esclusi dal riconoscimento coloro che sono stati uccisi mentre facevano volontariamente parte di formazioni non a servizio dell’Italia.
La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di Parigi, che assegnava alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell’Italia.