Cercola.  Strana smentita di Paudice delle dichiarazioni di Luigi Di Dato, l’ex sindaco dichiarò: “i giudici improvvidamente hanno coinvolto Silvano e Manferlotti nell’inchiesta AntiMafia sul voto di scambio” C’è il video che li inchioda

Cercola (Na) – Era un’impresa ardua, ma il vicepresidente del consiglio comunale Mario Paudice è riuscito anche in questo: proporre, invano, il tentativo di smentire una inconfutabile dichiarazione video di Luigi Di Dato che testualmente esponeva quanto segue: “… mi corre l’obbligo di ricordare a tutto il consiglio comunale di essere vicino, moralmente e fisicamente, in tutti i modi possibili, al nostro ex candidato sindaco Antonio Silvano, ma anche all’ex assessore/architetto Ciro Manferlotti, a mio avviso, sono stati improvvidamente coinvolti in tutta questa attività…attività che non discuto questa mattina perchè è un’attività legata all’attività che fanno i magistrati, che ha fatto il pubblico ministero, ha messo in piedi Gratteri, e, soprattutto per quelle che sono le narrazioni giornalistiche….” Nel corso della seduta del consiglio comunale del 12 giugno 2024, l’ex sindaco Luigi Di Dato mostrò la sua insofferenza rispetto al lavoro dei magistrati napoletani relativamente all’azione adottata dalla procura di Napoli riguardante il voto di scambio politico mafioso alle ultime elezioni comunali del maggio 2023: determinò sette arresti e quindici indagati. Criticò i magistrati, affermando che erano stati improvvidi a coinvolgere nell’inchieste i due indagati politici, ovvero il candidato sindaco del centrosinistra Antonio Silvano e il delegato di lista di Europa Verde Ciro Manferlotti, anche ex assessore del governo Fiengo, entrambi indagati. Improvvidamente significa con scarsa previdenza, ossia poco previdente, infatti, per un magistrato la previdenza ed essere accorto è la qualità principe della professione. Questa sconfortante presa di posizione di Mario Paudice fa il paio con quella in cui orgogliosamente dichiarò testualmente: ” che sarebbe stato orgoglioso se avesse avuto un fratello ex brigatista rosso“. Insomma, dal PCI ad alleato di Forza Italia e Berlusconi : cosa aspettarsi ancora dall’azione politica di Mario Paudice?

Invece, nonostante che l’ex sindaco Luigi Di Dato scandì il suo pensiero in modo chiaro ed anche visibile sul canale you tube del comune di Cercola, in streaming si trova la seduta integrale del consiglio comunale del 12 giugno 2024,comunque, l’attuale vicepresidente del consiglio comunale Mario Paudice è riuscito a partorire una dichiarazione incredibile, eccola: “Siccome nell’altra seduta del consiglio comunale c’è stato l’intervento del consigliere comunale Luigi Di Dato e vorrei stigmatizzare delle notizie apparse su un foglietto stampa in cui lo si accusava di aver accusato i giudici e la magistratura. Cosa che non esiste Di Dato ha parlato ha toccato il problema, ma non accusando la magistratura di non fare il suo lavoro, quindi, mi va di precisare questa a conforto del consigliere comunale” Ci vuol un bel coraggio a sostenere quanto il video non racconta, bel modo di confortare il consigliere comunale Luigi Di Dato. E ci chiediamo incredibilmente: perchè un consigliere di maggioranza, e non uno di minoranza, ha smentito quanto non poteva essere smentito? Tutto questo perchè e per cosa? Quanto costa il rimanere a galla? Il vicepresidente del consiglio comunale Mario Paudice, potenzialmente incompatibile, grazie ai giochetti di palazzo e degli uffici comunali, è riuscito a votare bilancio e consuntivo senza che gli venisse chiusa la procedura del diniego a costruire ed irrogata la sanzione a lui ed altri proprietari del maxi abuso edilizio – 1400mq – , per le autorimesse al Parco Edilfutura. E lo stesso si erge a dichiaratore seriale di posizioni politiche di sostegno all’insostenibile?

Il consigliere comunale Mario Paudice non può smentire dichiarazioni effettivamente espresse dal consigliere comunale Luigi Di Dato, ci sono le prove nel video. Noi di TuttoVesuvio.com abbiamo criticato le dichiarazioni di Luigi Di Dato, ritenendole inopportune, utilizzando il nostro diritto di critica sancito dalla nostra Costituzione Repubblicana. Ed il Paudice se ne faccia una ragione…