Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione dell’anniversario della tragica scomparsa di Ernesto Cuordifede, operaio trentacinquenne di Monterusciello deceduto nel 2011 dopo aver salvato la vita a due giovani in balìa delle onde a Bacoli, esprime il proprio omaggio a una figura esemplare di altruismo, coraggio e umanità.
“In un contesto storico – ecco quanto riferisce in un comunicato stampa Romano Pesavento, presidente del CNDDDU – in cui spesso dominano egoismo e disimpegno, Ernesto rappresenta l’antitesi del cinismo quotidiano: un cittadino comune che, di fronte a una situazione di pericolo, ha agito con istintivo eroismo, rinunciando alla propria vita per salvare quella altrui. La sua memoria, purtroppo scarsamente celebrata nelle cronache nazionali, merita oggi più che mai di essere recuperata e restituita alle giovani generazioni come simbolo vivente di ciò che significa “responsabilità morale”.
“Non è retorico – chiarisce nella nota stampa Pesavento – affermare che Ernesto Cuordifede è un eroe civile, uno di quelli silenziosi, che non indossano uniformi né cercano riconoscimenti, ma che incarnano i valori fondanti della solidarietà umana, del senso civico e del diritto alla vita. Il Coordinamento propone che il suo gesto venga ricordato all’interno dei percorsi scolastici di Educazione civica e ai Diritti Umani, in particolare nel quadro delle azioni volte a promuovere l’educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità democratica.” Alla luce del crescente disagio sociale e del preoccupante aumento della criminalità giovanile, in particolare nelle aree urbane più fragili, riteniamo necessario potenziare in modo sistematico l’Educazione alla legalità nei curricoli scolastici, rendendo centrali le storie vere di chi, come Ernesto, ha saputo scegliere il bene anche a costo della propria vita.“
“Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani – spiega il Presidente Pesavento – lancia un appello al Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara, affinché venga rafforzato l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza attiva e venga sostenuta una maggiore integrazione tra scuola, territorio e memoria civica, con azioni formative che contrastino l’impoverimento valoriale che alimenta devianza, violenza e apatia sociale. Il gesto di Ernesto Cuordifede, operaio e cittadino, uomo del popolo e fratello di tutti, non è un frammento del passato da archiviare, ma una traccia viva da seguire. Celebrare la sua memoria significa educare al coraggio morale, al senso di comunità, al dovere verso gli altri. Per questo, invitiamo tutte le scuole a dedicare un momento di riflessione in sua memoria, magari con letture, progetti interdisciplinari o semplici testimonianze che possano far emergere il significato profondo di un atto così generoso e umano.“
“Chi salva una vita, salva il mondo intero.” In questo gesto, Ernesto Cuordifede ha testimoniato l’essenza più alta dei diritti umani: la loro difesa anche a rischio della propria esistenza.
