Cercola. ‘Attacco’ alla tenuta democratica del Municipio,  l’elezione del presidente del consiglio comunale arma di ‘scambio’ per il voto al bilancio?

Cercola(Na) – Un vero attacco alle democratiche istituzioni municipali è in atto da parte della maggioranza consiliare guidata dal sindaco Biagio Rossi. Una riflessione seria si apre per la tenuta dell’impianto democratico municipale in virtù della strumentale convocazione del consiglio comunale per il 9 agosto , atto pubblicato ieri – 3 agosto 2023 – sul sito ufficiale del comune di Cercola. L’elezione del presidente del consiglio comunale è l’unico punto all’ordine del giorno della richiesta di convocazione, imposta per legge entro trenta giorni dall’ultima – – espletata il 10 luglio scorso – ( in cui si è proceduto alla votazione per il ruolo prestigioso) e volutamente individuato per questi giorni di ferie al fine di garantirsi la seduta deserta, in modo che non scatti la seconda votazione a vuoto, che avrebbe consentito, poi, di procedere alla terza votazione, come da disposizione del regolamento di funzionamento del consiglio comunale, entro il 9 settembre, terza votazione che prevede il quorum per l’elezione del presidente del consiglio comunale di solo un terzo dei consiglieri eletti, quindi, il presidente consiliare votabile anche dalla sola opposizione consiliare. L’intento politicamente imbarazzante del sindaco Rossi e dei guardiani del faro è quello di procrastinare, probabilmente, per altri mesi, il 15 settembre risulta essere l’ultimo giorno per votare il bilancio di previsione in Giunta Municipale, tempo necessario per garantirsi il voto dei due papabili al ruolo (Salvatore Grillo di Liberi e Forti ed Angelo Visone del Movimento Cinque Stelle). In pieno ‘mercato delle vacche’ il ruolo del presidente del consiglio comunale sarebbe utilizzato come ‘arma’ di ‘scambio’? La ‘Coalizione Arlecchina’, guidata dal sindaco Biagio Rossi, si è presentata agli elettori per Cambiare, Adesso, però, i cercolesi sono stati traditi in un battere di ciglio, mica credevano che si ritornasse agli Anni Ottanta con il “sequestro politico” di due consiglieri comunali, limitati nella libertà di esprimere serenamente il voto al bilancio di previsione in attesa di vedersi assegnare il ruolo ambito di capo del consesso civico?. Da segnalare che il bilancio di previsione che si presenterà al consiglio comunale è ricco di insidie per chi ha la responsabile di votarlo.

.Mai accaduto. almeno negli ultimi dei trent’anni dei tormentati governi comunali passati che si arrivasse a tanto. D’altronde, come si dice “Dimmi chi è tuo padre e ti dirò chi sei?”, nessuno può mai dimenticare la stagione del ricatto e del sequestro sotto al vulcano degli anni ottanta i cui protagonisti sono ancora alla guida della città, onnipresenti in ogni riunione al Municipio. La tenuta democratica delle istituzioni municipali è in bilico perchè in questa città non si sono mai fatti i conti con la storia, quella oscura e vergognosamente rossa di sangue.

E’ notizia di queste ore che sia il Partito Democratico, riunitosi ieri con urgenza, e il movimento politico di destra “Cercola Città del Vesuvio” starebbero, ovviamente, distintamente preparando dei ricorsi al fine di annullare il consiglio comunale che vedeva l’approvazione delle tariffe Tari 2023 in quanto è stato violato il regolamento di funzionamento del consiglio comunale, si è utilizzanto impropriamente le PEC per notificare gli avvisi di convocazione del consiglio comunale, non previsto dai dispositivi comunali, quando, invece, la relativa consegna degli avvisi di convocazione è prevista quale unica possibilità del regolamento di funzionamento del consiglio comunale di Cercola: violata, probabilmente, l’autonomia degli Enti Locali, garantita dalla Costituzione Repubblicana, infatti, ad alcuni consiglieri comunale d’opposizione non è stato consentito di rappresentare il popolo nella seduta consiliare. Grave.