Cercola (Na) – Invasione di bengalesi a “Caravita Vecchia”. Decine e decine di cittadini orginari presumibilmente del Bangladesh , India, Sri Lanka e Pakistan risiederebbero in uno dei vialetti di via Nuova Caravita, proprio verso il centro storico del quartiere periferico cercolese.
“Siamo preoccupati per questo improvviso aumento di extracomunitari in zona. Reclamiamo un controllo delle loro residenze, potrebbe essere state fittate case e stanze a gruppi di decine di persone. Naturalmente da queste criticità ci guadagnerebbero solo gli spregiudicati proprietari delle abitazioni a danno della vivibilità del nostro quartiere, fino a questo momento mai attaccato dall’invasione indiscriminata di extracomunitari. “ Ecco quanto raccontato a TuttoVesuvio da un residente di via Nuova Caravita.
“Oltre il classico allarme sanitario, visto che i controlli scarseggiano, noi genitori abbiamo timore che questi soggetti non siano facilmente individuabili: ci chiediamo hanno il permesso di soggiorno? I poliziotti municipali hanno controllato il numero di persone che alloggiano in queste residenze? Non siamo per nulla razzisti, però desideriamo capire e sapere chi arriva sul nostro territorio anche perchè abbiamo delle ragazze in casa, considerando anche la loro cultura e come si pongono nei confronti del mondo delle donne, noi desideriamo essere tutelati. Più controlli urgono al più presto”. Questo, invece, è il commento di una mamma di via Nuova Caravita.
Il tema della immigrazione clandestina sul territorio di Cercola non è mai stata una problematica in agenda per le istituzioni comunali, invece, oggi per la prima volta dal territorio, precisamente dalla periferia di Caravita, sale forte la preoccupazione e la leigittima richiesta di tutela: la presenza dei bengalesi in città è visibile in ogni angolo della città. Questi immigrati potrebbero essere o sono già facile preda di imprenditori senza scrupoli che li sottopagano per ogni tipo di lavoro e dei proprietari della case che incuranti di ogni aspetto fittano a flotte le stanze delle loro abitazioni. Senza tralasciare la criticità del fatto che la criminalità sarebbe pronti ad arruolare i più esagitati.
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