Cercola.  Inaugurato il ‘Baraonda Cafe’, Giulia Tavolaro (Garante dei diversamente abili): “Gratificante uso intelligente dei fondi pubblici”

Cercola (Na) – Sabato, 13 settembre, si è celebrata l’inaugurazione ufficiale di ‘Baraonda Cafe’, bar sociale gestito da ragazzi con neurodivergenze. Oltre ai numerosi cittadini accorsi per sostenere l’iniziativa erano presenti anche rappresentanti del mondo istituzionale locale, tra i quali anche Giulia Tavolaro, Garante per i diritti dei diversamente abili per il comune di Cercola, la stessa ha espresso il suo pieno supporto verso questo progetto che fonde inclusione e formazione professionale.

“Innanzitutto – ha dichiarato Giulia Tavolaro ai nostri taccuini – è sempre gratificante vedere un uso intelligente dei fondi pubblici per creare iniziative di questa caratura sociale , credo che sia un progetto essenziale per il nostro territorio, poichè permette alle persone di capire come anche questi ragazzi, una volta inseriti professionalmente in un ambiente consono alle loro necessità e formati adeguatamente, possano svolgere determinati compiti in maniera efficiente”.

La psicologa Giulia Tavolaro, inoltre, è impegnata nello Sportello Orientamento Disabili e DSA (SOD) dell’Università Orientale di Napoli, proprio alla luce di ciò le è stato possibile fornire anche un’analisi molto più dettagliata di quello che molto spesso è il percorso formativo dei ragazzi con neurodivergenze dichiarando che:”Il mondo delle università e del lavoro sta sicuramente facendo dei passi avanti verso quella che è una realtà più inclusiva e che garantisca pari opportunità per questi ragazzi, tuttavia sono ancora molti quelli che dopo la fine della scuola scompaiono dal circuito sociale perchè visti solamente come l’insieme delle loro limitazioni e non come un germoglio di potenzialità da coltivare”.

In conclusione, Giulia Tavolaro precisa che: “iniziative come questa sono un ottimo esempio, soprattutto quando supportate da  ‘una realtà esterna fortemente specializzata e pronta a scommettere su questi ragazzi‘, ma ad ogni modo la strada da percorrere verso la vera inclusione è ancora lunga e necessita della piena comprensione, da parte della società, della diversità di ogni individuo con neurodivergenze, diversità spesso dettata non dalla psicopatologia in sè, bensì dal bagaglio formativo di quella persona”.