Cercola. L’indagato Ciro Manferlotti (Europa Verde) nominato presidente di seggio, designò rappresentante di lista la reggente del clan alle scorse comunali

Cercola (Na) – L’ex assessore Ciro Manferlotti, attualmente indagato, è stato nominato, dal Presidente della Corte d’Appello del Tribunale di Napoli, presidente del seggio nella sezione elettorale n.8 del comune di Cercola per le elezioni europee che si svolgeranno i prossimi 8 e 9 giugno 2024. Ciro Manferlotti, in qualità di delegato di lista di Europa Verde, è uno dei 15 indagati nell’inchiesta sul voto di scambio politico mafioso alle comunali del maggio 2023 aperta dalla Procura della Repubblica di Napoli, guidata da Nicola Gratteri. L’accusa sollevata dai pubblici ministeri John Woodcock e Stefano Capuano è quella di aver designato rappresentante di lista Antonietta Ponticelli, in quel periodo, come sostengono i magistrati partenopei, risultava essere, insieme ai fratelli Fusco, la reggente del clan “Fusco – Ponticelli”. In pratica, i pubblici ministeri napoletani accusano Manferlotti perchè la designazione della Ponticelli avrebbe favorito i clan camorristici locali impegnati a sostenere elettoralmente la candidata al consiglio comunale Giusy De Micco (Europa Verde) e il candidato sindaco del centrosinistra Antonio Silvano, altro architetto, La stessa Ponticelli è interdetta in modo perpetuo dai pubblici uffici in conseguenza di una condanna per associazione di stampo mafioso del 2010, andata in esecuzione nel 2011. Quindi, Antonietta Ponticelli non avrebbe potuto esibire la obbligatoria tessera elettorale che certificasse il suo status di elettore, invece, tale nomina è passata tranquillamente , senza intoppi dallo stesso Ciro Manferlotti, delegato di lista di Europa Verde che deteneva il potere di designazione, e dal presidente del seggio della sezione elettorale n.3: nessuno dei due avrebbe attivato gli obbligatori controlli imposti dalla legge che si fossero concretizzati con la reale esibizione della tessera elettorale, che la Ponticelli non aveva in quanto interdetta dai pubblici uffici. Infatti, la designazione di Antonietta Ponticelli è stata consegnata il sabato antecedente il giorno del voto direttamente al seggio elettorale, quindi, il controllo della regolarità passò anche al presidente del seggio della sezione elettorale n.3, oltre che dal delegato di lista, che, presumibilmente, non chiese alla Ponticelli la tessera elettorale che garantiva l’elettorato attivo necessario per ricoprire il ruolo di pubblico ufficiale derivante dai poteri del rappresentante di lista possiede nel seggio elettorale.

MANFERLOTTI, ALMENO FINO AD ADESSO, NON AVREBBE MANIFESTATO LA VOLONTA’ DI RINUNCIARE ALL’INCARICO DI PRESIDENTE DI SEGGIO ELETTORALE. Da alcune nostre fonti sembrerebbe che l’architetto Ciro Manferlotti, storica espressione del centrosinistra locale, già assessore della Giunta Fiengo, nonchè ex presidente di seggio, non avrebbe, al momento, manifestato l’idea di rinunciare alla funzione elettorale. Sul piano formale, essendo semplicemente un indagato, non un condannato, la normativa vigente non prevede nessuna causa di incompatibilità, ma la ragione morale e di etica pubblica, invece, imporrebbe, almeno per questo passaggio elettorale europeo, un dietrofront al fine di non alimentare legittime critiche di opportunità per svolgere quel ruolo in un momento molto duro per le istituzioni cittadine colpite severamente da questa indagine giudiziaria che ha già determinato sette arresti e 15 indagati. Un altro dato curioso è relativo al fatto che Ciro Manferlotti è stato assegnato, in qualità di presidente di seggio, alla sezione elettorale n.8: quella in cui vanno a votare – annesso plebiscito di voti per Paudice e Rossi alle alle scorse comunali – i residenti del Parco Europa, sebbene tutti abusivi (almeno quelli titolari di almeno 63 posti auto) rispetto a sette autorimesse abusive funzionali alle scale dei palazzi, ad oggi nessuna ammenda pecuniaria, manco a dirlo del calcolo per l’ indennità di occupazione del suolo pubblico da introitare dal comune: nessun addebito agli abusivi del Parco Edilfutura. Anzi, il vicepresidente consiliare Mario Paudice, potenzialmente incompatibile, andrà a votare, il suo voto in consiglio comunale è decisivo, anche il rendiconto consuntivo, dopo il bilancio di previsione. Senza il voto favorevole di Paudice il sindaco Rossi sarebbe a casa, però, l’incompatibilità non viene contestata dal capo dell’UTC Lorenzo D’Alessandro: perchè da sette anni non chiude il procedimento per l’abuso edilizio e da due mesi ha chiesto, mai palesato, addirittura, un parere legale? E perchè , a suo avviso, non riuscirebbe a comprendere a chi comminare le sanzioni pecuniari da 20.000€ cadauno? Imbarazzante.

SPARITI DAL SITO DEL COMUNE I DATI RELATIVI A PRESIDENTE E SCRUTINATORI DELL’ELEZIONI COMUNALI DEL 2023: QUELLI SOTTO INCHIESTA DAI PM NAPOLETANI. Noi di TuttoVesuvio abbiamo tentato di approfondire il caso , verificando se il presidente di seggio della sezione elettorale n.3 in carica nel maggio 2023 fosse stato un’altra volta nominato per le elezioni europee, ma questo legittimo controllo giornalistico ci è stato impedito dalla strana sparizione dei dati elettorali sul sito ufficiale del comune di Cercola, relativamente alla composizione del seggio elettorale della sezione elettoralen.3 – presidente segretario e scrutinatori -, relativamente al turno elettorale del 14 e 15 maggio 2023. Perchè tale dipendente del comune di Cercola ha rimossi tali dati elettorali dal sito ufficiale del comune di Cercola?