Cercola (Na) – “Ormai è chiaro a tutti, il sindaco di Cercola Vincenzo Fiengo non ha più la maggioranza. Al Consiglio Comunale di ieri sera, i dissidi interni, che stanno logorando questa amministrazione claudicante, sono emersi in modo inequivocabile. Dopo aver disertato, in meno di 15 giorni, due sedute di Consiglio Comunale, il sindaco Fiengo si è presentato soltanto con 7 consiglieri della sua squadra per votare il Bilancio Consolidato. Il gruppo misto, composto da 4 Consiglieri (Romano, Esposito, Forte e Sorrentino) che garantivano la maggioranza numerica a Fiengo, non era presente in Consiglio. A gettare benzina sul fuoco, i dissapori del gruppo di Città Futura che, a più riprese, ha mostrato una certa insofferenza nei confronti del gruppo misto. Si è di fatto aperta una crisi politica di difficile soluzione, che a breve porterà allo scioglimento del Consiglio Comunale.” Ecco quanto sostengono in una nota stampa i consiglieri di opposizione Angelo Visone, Pasquale Esposito, Giorgio Esposito e Biagio Rossi.
La crisi politica interna alla maggioranza arlecchina che sostiene Fiengo era nata all’indomani del passaggio di Antonio Forte nel gruppo misto di maggioranza, presieduto da Giuseppe Romano. Il passaggio del meno chiacchierato rappresentante forzista ha suscitato le ira funesta del segretario PD Antonio Tammaro ( Questo ultimo è’ in consiglio comunale perchè gli elettori del PD espressero un voto contro Fiengo alle comunali del 2018, oggi, invece, è a sostegno del sindaco in carica) e dai riciclati di Città Futura, ovvero i figli del sottobosco della sinistra fienghiana, rappresentati in consiglio comunale da Marco Picardi, quest’ultimo eletto in Sinistra Italiana. “Antonio Forte è stato eletto in Forza Italia”, questa è l’accusa “pesante” che hanno sollevato quelli del circolo della “braciata libera”. La memoria è corta, l’ultimo esemplare del voltagabbanismo locale, tale vicesindaco Vincenzo Barone, candidato sindaco in pectore de La Grande Accozzaglia, fu candidato sindaco in quota Forza Italia contro il capo storico degli accozzagliati, tale Giuseppe Gallo: però nulla fu mai sollevato al Barone.
Opposizione: il sindaco ha avuto il anche coraggio di chiederci il voto per la Città Metropolitana. “Il Sindaco, durante il Consiglio Comunale, – chiariscono nella nota stampa i 4 consiglieri comunali di opposizione – non curante della situazione politica in cui versa la sua Amministrazione, ha anche chiesto invano l’appoggio per la candidatura alla Città Metropolitana. Fiengo non è riuscito ad ottenere né il sostegno del Consiglio Comunale di Cercola, come solitamente accade in questi casi per gli Amministratori virtuosi, né tantomeno ad incassare l’appoggio di tutta la sua maggioranza.” Domenica , 13 marzo, si vota per la conquista di un seggio all’ex Provincia di Napoli, oggi Città Metropolitana. Si tratta di un’elezione di secondo livello, ammessi ad esprimere preferenze tutti i sindaci e i consiglieri comunali di tutti i comuni dell’area metropolitana di Napoli. Fiengo, a poche ore dal voto incassa una magra figura: l’opposizione ferma nel bocciarlo al voto, come la metà dei suoi consiglieri di maggioranza. Una scoppola sul fronte del peso e della credibilità che può guadagnarsi adesso nell’area dei comuni sotto al Vesuvio.
Opposizione: Fiengo vattene. Debito di 3,5 milioni di euro, tari alle stelle, uffici devastati. “Dopo 2 mandati, – conclude la nota stampa dei consiglieri di opposizione – i disastri di questo Sindaco sono sotto gli occhi di tutti. Fiengo ha accumulato un debito nelle casse comunali di 3.5 milioni di euro, che peserà per anni sulle spalle dei Cercolesi. Ha abolito la refezione scolastica (nella nostra area, solo a Cercola non c’è la mensa) e il trasporto scolastico, creando difficoltà enormi alle famiglie. Ha aumentato la TARI alle stelle, garantendo un servizio di raccolta rifiuti scarso e difforme dal capitolato (i cittadini di Cercola pagano per la TARI circa 70 euro procapite in più rispetto alla media regionale). Non ha mosso un dito per combattere l’evasione fiscale, a danno dei Cittadini onesti. Ha completamente ingessato l’attività amministrativa dell’Ambito dei Servizi Sociali, che rischia nuovamente l’onta del Commissariamento, rendendo quasi inesistente l’erogazione dei servizi sociali di base. Ha portato allo sbando tutti gli uffici comunali. Non c’è un singolo cittadino di Cercola che non ha da raccontare una storia grottesca sul malfunzionamento degli Uffici, in particolare dell’Anagrafe.“