Parigi 2024. Da Scampia  per il trionfo. La judoka Assunta Scutto sul tatami, domani 27 luglio, punta a vincere anche per i bambini delle Vele Celesti

Domani mattina 27 luglio, dalle ore 12,20, partendo dagli ottavi, la judoka Assunta Scutto, napoletana di Scampia, sarà impegnata all’Arena Champ-de-Mars per tentare la caccia alla leggendaria medaglia d’oro olimpica nella categoria – 48 kg. Tutti gli abitanti del quartiere domani saranno davanti ai televisori sperando di gioire per le gesta sportive della loro concittadina, cresciuta nella palestra di Gianni Maddaloni, padre del campione olimpico Pino Maddaloni a Sidney 2000. Una figlia di Scampia combatterà anche per i bambini delle Vele Celesti, ancora in gravi condizioni all’Ospedale Santobono, vittime del tragico crollo del ballatoio di un palazzo che sta facendo commuovere il mondo intero. Assunta Scuttocresce nella Star Judo Club Maddaloni, oggi è alle Fiamme Gialle. Il primo allenatore è stato proprio Gianni Maddaloni, oggi, invece, è allenata da  Antonio Ciano e Francesco Bruyere. Assunta Scutto è vicecampione del mondo in carica. Ha conquistato altri due bronzi mondiali nel 2022 e 2023.

La competizione che vedrà impegnate le judoka dei -48 kg, Assunta Scutto si presenta da n.1 del ranking, . però in realtà la più forte del mondo risponde al nome di Natsumi Tsunoda. L’esperta giapponese ha perso un solo combattimento negli ultimi tre anni, contro una connazionale che non sarà presente a Parigi, a testimonianza di una netta superiorità sul resto della concorrenza. Oltre a Scutto, le prime alternative a Tsunoda sono la francese Boukli e la mongola oro iridato in carica Bavuudorj, ma attenzione anche alla kazaka Abuzhakynova e alla mina vagante svedese Babulfath.

Biografia di Assunta Scutto – CONI

È una delle stelle più luminose nel firmamento dello sport azzurro. Fa le sue prime mosse di judo a cinque anni, spinta dalla voglia di giocare insieme a suo cugino e di imitarlo. Cresce a Scampia nella palestra del maestro Gianni Maddaloni. A 13 anni prende la sua scelta, quella di non abbandonare più il tatami e di continuare a soffrire e a lavorare per ottenere qualcosa di più alto. Ragazza minuta ma dal cuore smisurato, nel 2021 si leva la soddisfazione di vincere il titolo mondiale a livello junior. Non stecca il passaggio alla categoria senior, in cui sale per ben tre volte di fila sul podio iridato. Appartiene alla chiesa evangelica e per lei la fede è la speranza che tutto possa andare meglio. Prima delle gare si rilassa ascoltando la musica oppure disegnando cartoni animati o caricature sul suo tablet. Mettersi al collo l’oro olimpico è il sogno più grande che ha e non sta nella pelle per provare a realizzarlo a Parigi 2024.