Servizi sociali, curiosa protesta di mamme ed operatori socio sanitari.  Vanno al Municipio di Cercola, ma l’assistenza materiale ai disabili la devono fornire i collaboratori scolastici

Cercola – Volla – Pollena Trocchia e Massa di Somma (Na) – Al Palazzo Municipale di Cercola, sede anche del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito Sociale n.24 ( comuni di Cercola Volla Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio) questa mattina è comparsa una curiosa protesta congiunta di mamme ed operatori socio sanitari che hanno chiesto il ripristino dell’assistenza materiale per i diversamente abili nelle scuole di Volla, in particolare, avrebbero chiesto che tali funzioni fossero espletate, addirittura, dagli operatori socio sanitari.

Dal coordinamento istituzionale dei servizi sociali è arrivata secca la risposta: ” Rispettiamo il bando e la normative vigente.” Sia l’avviso pubblico espletato per la selezione del nuovo gestore del servizio di assistenza specialistica che la normativa vigente stabilisce che il vincitore di gara( dopo 16 anni non è più riconducibili al gruppo di cooperative che hanno dominato le gare in in passato) potrà erogare il servizio di assistenza specialistica ai diversamente abili che consiste nel favorire l’integrazione scolastica degli alunni disabili, con l’obiettivo di sviluppare le loro potenzialità nell‘apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione, come disposto dalla legge 104/92, Dal 2001 , invece, spetta al collaboratore scolastico l’assistenza materiale dei disabili, lo stesso viene individuato all’inizio di ogni anno dalla dirigenza scolastica, lo stesso presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale .” Un concetto è chiaro: l’assistenza specialistica dei disabili nelle scuole se ne occupano i comuni fornendo gli educatori professionale, non gli operatori socio sanitari, attraverso le cooperative che si aggiudicano l’appalto, mentre l’assistenza materiale la svolge il collaboratore scolastico.

Quindi, le richieste delle mamme e le velleità degli operatori socio sanitari sono stroncate dalla normativa vigente. Ma il quadro appare grigio in quanto sembra che i vecchi vincitori delle gare a quanto sosterrebbero i protestanti di questa mattina avrebbero potuto assumere personale O.S.S. al posto di educatore professionali, determinando, se fosse vero l’indiscrezione il risparmio sulla spesa del personale presente nei bandi di gara. Chi avrfebbe gioivato di questa diminuzione della spesa del personale in passato? Il mistero si infittisce. .

Perchè questa singolare nuova protesta arriva ad inizio dell’espletamento del nuovo appalto dell’assistenza specialistica quando , invece, per sedici anni almeno, non è volata foglia? Chi risponderà a tale inquietante quesito, naturalmente, comunque, la risposta è nei documenti. Però alcuni fatti sostanziali sono accaduti in questi mesi: da un anno in quel di Cercola non è più in carica l’amministrazione Fiengo, c’è il commisario inviato dal prefetto ed è arrivato un nuovo dirigente a sbrigare e presiedere la gara di appalto sul servizio in contestazione. Nell’ultimo ventennio, come Rup e commissari di gara Ddella specialistica erano presenti gli stakanovisti ex cooordinatori dell’ambito sociale tali Alessandro Borrelli e Giuseppe De Rosa: ,storici funzionari del comuine di Volla e Cercola E come diceva il milite ignoto in Piazza Libertà a Cercola: “‘sta ca..z e’ matematic”, spesso ci azzecca.