Caos Ambito Sociale n. 24. Massa di Somma e Pollena Trocchia  hanno gestito  i servizi sociali  in autonomia nel 2023, non hanno trasferito  la quota di compartecipazione  di quest’anno

I comuni di Massa di Somma e Pollena Trocchia non hanno trasferito, di certo nel 2023, l’obbligatorio contributo di 7,00€ ad abitante, imposto dalla normativa regionale, per le spese sociali da gestire in modo condiviso dall’ente Ambito Sociale n.24: ecco quanto emerso in modo clamoroso in questi giorni di alta tensione sociale nei territori sotto al Vesuvio.

AMBITO SOCIALE COMMISSARIATO DALLA REGIONE CAMPANIA . SI ATTENDE L’INSEDIAMENTO A CERCOLA DI NICOLA ANACLERIO, VECCHIA CONOSCENZA DEI POLITICI LOCALI! L’attenzione pubblica suscitata dalla commovente protesta delle “Mamme Coraggio” dei figli disabili gravissimi che si sono visti evaporare d’incanto i fondi destinati agli assegni di cura necessari per l’assistenza di 24 ore su 24 per i loro figli ha contribuito a far luce sulle opache attività amministrative sul fronte della gestione dei diversi milioni di euro annui che vengono trasferiti da Stato Regione Campania e Comuni all’Ambito Sociale n.24, organo che prevede la gestione associata dei servizi sociali dei comuni di Cercola – ente capofila – Volla Massa di Somma e Pollena Trocchia. Per completezza di informazione, l’ente di ambito è già stato già commissariato dalla Regione Campania, si attende l’insediamento di Nicola Anaclerio, oggi dirigente dell’Ambito Sociale n.30, capofila il comune di Torre Annunziata, e vecchia conoscenza dei politici locali. Proprio dal comune di Torre Annunziata è arrivata anche Carmela Graziano, utilizzando la convenzione tra i due comuni attraverso il dispositivo normativo del doppio scavalco condiviso e eccedenza. Carmela Graziano al comune di Cercola ricopre la posizione organizzativa nei servizi sociali e pubblica istruzione. Potrebbe essere illegittimo, invece, il decreto del sindaco Biagio Rossi che ha assegnato a Carmela Graziano l’incarico di coordinatore dell’ufficio di piano dell’Ambito Sociale n. 24 in considerazione del parere rilasciato al consigliere comunale di Cercola Angelo Visone (M5S) dal dirigente regionale dei servizi sociali Maria Somma, dal quale si dispone chiaramente che risulta essere obbligatoria l’iscrizione all’albo regionale dei coordinatori d’ambito per chi ricopre quel ruolo: Carmela Graziano non risulta essere iscritta in quell’albo regionale. Altra opacità preoccupante.

A margine del Coordinamento Istituzionale dei Sindaci dell’Ambito Sociale n.24, riunitosi il 14 novembre in seduta pubblica, al fine di trovare soluzioni per garantire l’assegno di cura alle Mamme Coraggio in protesta permanente , sono emerse gravi dichiarazioni dei sindaci di Massa di Somma e di Pollena Trocchia, rispettivamente Gioacchino Madonna e Carlo Esposito .

DICHIARAZIONI SHOCK DI MADONNA, SINDACO DI MASSA DI SOMMA: “I COMUNI HANNO GIA’ SPESO I SOLDI DELLA COMPARTECIPAZIONE. NOI I FONDI LI PROGRAMMIAMO A CONSUNTIVO!”. CARLO ESPOSITO(POLLENA TROCCHIA): “ABBIAMO SPESO 150.000€, NOI COMUNE, PER LE CASE FAMIGLIE!” A far saltare il banco ci fu una proposta del comune di Cercola – ente capofila – che accertata l’impossibilità di recuperare i fondi FNA (Fondo Nazionale Assistenza) trasferiti dalla Regione Campania al comune di Volla nel 2020, in quanto maturarono vecchie economia del FNA per le annualità 2014 e 2015 – intorno ai 315.000€- , anche se ci fossero in cassa non potrebbero essere trasferibili al comune di Cercola in quanto ad inizio ottobre è sopraggiunto la dichiarazione dissesto finanziario del comune di Volla, cristallizzando, di fatto, gli esercizi finanziari dell’ente vollese fino al 31 dicembre 2022. Invece, il vicesindaco Giulio Bentivoglio (Il sindaco Rossi era assente), nel corso della seduta di coordinamento istituzionale dei sindaci – 14 novembre 2023 – , condivise quanto riferito dall’attuale coordinatore d’ambito Carmela Graziano, ovvero la proposta di utilizzare i fondi del FUA (Fondo Unico di Assistenza), la cui quota di compartecipazione del 2023, incomprensibilmente, non era ancora stata trasferita dai comuni all’ente d’ambito. Andarono su tutte le furie alcuni sindaci, ila fascia tricolore di Massa di Somma Gioacchino Madonna dichiarò testualmente: “… noi i fondi li programmiamo a consuntivo non a preventivo. La spesa sociale noi già l’attiviamo e poi programmiamo per gli anni successivi .La spesa sociale del 2023 i comuni già l’hanno sostenuta per l’assistenza specialistica, per le case famiglie, per il trasporti trasporto disabili e banco alimentare. Sono tutte cose che dovrebbe garantire l’ambito e che noi facciamo in house perché l’ambito è incapace di garantire questi servizi..” Mentre Carlo Esposito, sindaco di Esposito, difese strenuamente le esternazioni del suo pariruolo massese, affermando testualmente: “… c’è una sperequazione perchè anche un comuni più piccolo può avere una casa famiglia con un numero abitante minore ma con più ricoveri.” incalzò la Graziano: “Si deve pagare con i soldi della compartecipazione traferita all’ambito non i comuni”. La ribattuta fu forte quella di Esposito, gonfiandosi il petto sostenne: “150.000€ all’anno paghiamo noi comune di Pollena Trocchia!” Ma i due sindaci dei comuni di tale ambito hanno viaggiato ad una velocità diversa , utilizzando anche un ‘carburante’ diverso, rispetto alla ratio che anima la gestione condivisa delle politiche sociali nei quattro comuni associati! Davvero grave! Noi di TuttoVesuvio abbiamo visitato gli albi pretori comunali di Massa di Somma e Pollena Trocchia ed abbiamo scaricato determine di liquidazione per tali servizi: aggiuntivi dell’assistenza specialistica per gli alunni delle scuole diversamente abili, trasporto scolastico per i diversamente abili, banco alimentare e case famiglie, tutti servizi che dovevano essere programmati nel piano sociale di zona, non approvato dall’ambito, e, in particolare, le gare ed affidamenti di questi servizi erano di competenza esclusiva dell’ambito sociale n.24. Non per nulla è spuntata qualche cooperativa di vecchia conoscenza, anche dei politici locali. E questo sarà oggetto un successivo approfondimento.

In linea teorica la proposta di attingere i fondi da quello di compartecipazione dei comuni era sostenibile, ma il quadro prospettato dai comuni di Massa di Somma e Pollena Trocchia ha reso impraticabile la risoluzione rapida ed in indolore ai gravi problemi che affliggono le Mamme Coraggio in protesta. Nel frattempo il sindaco di Volla Giuliano Di Costanzo, quanto promise nel coordinamento istituzionale dei sindaci l’ha mantenuto , il comune di Volla ha trasferito la settimana scorsa il fondo di compartecipazione di 189,000€, gli altri comuni hanno nicchiato trincerandosi nella soluzione politica del commissariamento condito con tanta salsa PD.