Cercola (Na) – Tra le intercettazioni effettuate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sul voto di scambio politico – mafioso per le elezioni comunali di maggio 2023, condotta dai pubblici ministeri John Woodcock e Stefano Capuano, sotto la direzione di Nicola Gratteri, compare anche il nome del ‘grande elettore’ Giuseppe Romano, ex consigliere comunale del centrosinistra in quota a La Rinascita di Caravita, per questa tornata elettorale a sostegno dell’attuale sindaco Biagio Rossi, appoggiando uno dei candidati al consiglio comunale di Liberi e Forti, lista civica che esprime attualmente il vicepresidente del consiglio comunale Mario Paudice e l’assessore alla legalità Annunziata Ilardo, candidata anche lei per un posto nel parlamentino locale, ma non è risultata eletta.
Ecco quanto è riportata nell’ordinanza di custodia cautelare emessa da Marco Carbone , Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli: “… si tratta di episodi riferibili anche a soggetti (Giuseppe Romano) ai quali i soggetti intercettati nel presente procedimento fanno più volte riferimento quali ‘grandi elettori’ nuovamente impegnati, nelle elezioni del 2023, sempre con metodo corruttivo, a sostegno del candidato sindaco Biagio Rossi, contrapposto a quello da loro sostenuto, Antonio Silvano.” Giuseppe Romano, non indagato in questo procedimento, è, invece, a processo per voto di scambio per le elezioni regionali del settembre 2020, insieme all’ex assessore Castiello e il consigliere regionale Carmine Mocerino (De Luca Presidente), all’epoca presidente della commissione regionale anticamorra, relativamente ad episodi di corruzione elettorale accaduti fuori ai seggi della frazione bollente di Caravita. Giuseppe Romano avrebbe reperito voti , attraverso il pregiudicato Ciro Bisogni, in cambio di soldi, a favore del candidato Carmine Mocerino che aveva messo a disposizione 10.000€ per la compravendita dei voti fuori ai seggi , così formularono l’accusa agli indagati i pubblici ministeri della Procura di Nola. Ci furono anche episodi estorsivi da parte di alcuni esponenti del ‘sistema locale’, pretesero una tangente di 2.000€ su quell’operazione di corruzione elettorale, ci fu anche un pestaggio nei confronti di Ciro Bisogni. . Le indagini condotte dalla Tenenza dei Carabinieri di Cercola e del nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata culminarono nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli in data 16 giugno 2022 nei confronti di Ronza Pasquale Salvatore e Chiummiello Mario.
DUE INDAGATI PARLANO A TELEFONO DI UN SOGGETTO VICINO A ROMANO CHE AVREBBE COMMISSIONATO L’ACQUISTO DI UN VOTO A 20 EURO PER IL CANDIDATO SINDACO BIAGIO ROSSI. I MAGISTRATI IN ALLERTA. Due indagati in questo procedimento sul voto di scambio politico mafioso al telefono, inoltre, parlano di una presunta consegna di 20 euro da parte di un soggetto molto vicino a Giuseppe Romano ad un dipendente di un bar di Caravita al fine di impegnarlo a votare il candidato sindaco Biagio Rossi. Tale fatto, come emerge dal tenore dell’ordinanza in questione , anche rispetto al precedente episodio di presunta corruzione elettorale delle regionali, accende l’attenzione degli investigatori. Non è dato sapere ulteriori risvolti in quanto pare potrebbe ipotizzarsi una parallela indagine sulla semplice corruzione elettorale non contaminata dal condizionamento mafioso.
ROMANO E BIAGIO ROSSI DA CINQUE ANNI NELLA STESSA AREA POLITICA. Giuseppe Romano fu eletto in consiglio comunale nel giugno del 2018, espressione della lista civica La Rinascita di Caravita, a sostegno dell’allora sindaco Vincenzo Fiengo. Giuseppe Romano era seduto in consiglio comunale in maggioranza con l’attuale sindaco Biagio Rossi: i due furono due dei nove consiglieri comunali che sfiduciarono dal notaio nel maggio 2022 l’ex sindaco Vincenzo Fiengo, aprendo la stagione del commissariamento prefettizio. Il sodalizio politico tra Giuseppe Romano e Biagio Rossi è proseguito con l’appoggio esterno ad un candidato al consiglio comunale di Liberi e Forti al primo turno e nel turno di ballottaggio al sindaco Biagio Rossi. Giuseppe Romano non si candidò in consiglio comunale nel maggio 2023 perchè è sotto processo al Tribunalw di Nola per corruzione elettorale per la vicenda delle regionali del 2020 a sostegno dell’attuale consigliere regionale Carmine Mocerino