Cercola (Na) – La Prefettura di Napoli è intervenuta in modo energico nei confronti di Giorgio Esposito, presidente del consiglio comunale, imponendogli la notifica della diffida della Prefettura di Napoli agli ultimi consiglieri comunali ‘fuggitivi’, relativamente alla mancata approvazione del rendiconto consuntivo in consiglio comunale con termine fissato il 30 aprile 2024, utilizzando la procedura prevista dall’art.140 del codice di procedura civile(pubblicazione albo pretorio), adottata dall’art.16 del regolamento di funzionamento del consiglio comunale di Cercola, riguardante l’elezione del domicilio dei consiglieri comunali Ieri, infatti, sono state pubblicate all’albo pretorio del sito ufficiale del comune di Cercola le notifiche ai due consiglieri comunali irreperibili: il vicepresidente del consiglio comunale Mario Paudice di “Liberi e Forti” e il consigliere comunale Giusy Aprea, eletta nella lista civica Uniamoci Per Cercola. La domanda sorge preoccupante: come è possibile che un rappresentante eletto dal popolo per ricoprire un incarico nelle istituzioni comunali possa assentarsi volutamente o no per quasi due settimane? Manco avesse ricevuto una prescrizione dal medico.
UNA SETTIMANA TESA: LA PREFETTURA DI NAPOLI HA MAL DIGERITO GLI ATTEGGIAMENTI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE GIORGIO ESPOSITO. Presumibilmente anche i dirigenti della Prefettura di Napoli si sarebbero accorti del ritardo concordato(?) della convocazione del consiglio comunale , “complici” alcuni dei consiglieri comunali in “fuga dalla notifica”. Questo fuggi fuggi dei consiglieri Di maggioranza, insieme presumibilmente al sindaco Biagio Rossi, era determinato dal fatto che non sono stati in grado di approvare il bilancio consuntivo nei termini fissati dalla normativa vigente, ossia il 30 aprile. La difficoltà nasce dal fatto che in Giunta Municipale il documento contabile è stato approvato soltanto il 3 maggio scorso e la Prefettura – 7 maggio – ha inviato, come da prassi, la diffida ad adempiere all’obbligo di legge pena lo scioglimento del consiglio comunale, fissando il termine di licenziarlo nell’assise cittadina entro 20 giorni dalla notifica dell’ultimo consigliere comunale della diffida stessa. Cosa è successo? Il collegio dei revisori. che deve emettere un parere necessario alla convocazione del consesso civico, ha ritardato in quanto sarebbero emerse molte difficoltà nel documento contabile e i controllori contabili comunali hanno utilizzato tutto il tempo necessario e previsto dalla legge. Giorgio Esposito, presidente del consiglio comunale, consapevole di andare fuori termini, anche per consentire ai consiglieri comunali di avere a disposizione gli obbligatori 20 giorni di studio e visione dal deposito degli atti del bilancio consuntivo da depositare in segreteria comunale il giorno stesso della convocazione si sarebbe inventato una maldestra strategia : la fuga dalla notifica della diffida della Prefettura di Napoli al fine di guadagnare tempo , lo stesso sprecato in questi mesi determinato dall’incapacità politica del sindaco Rossi, delegato al bilancio, e dell’intera squadra di governo e di maggioranza. Tale “strategia del portinaio” ha irrigidito l’autorità superiore profettizia Tant’è vero che il 22 maggio il Prefetto ha inviato a Giorgio Esposito una missiva, in risposta ad una sollecitazione promossa dal consigliere comunale Angelo Visone, dalla quale emergeva l’insofferenza nei confronti della presidenza consiliare da parte dell’ente di Piazza del Plebiscito sull’immotivato ritardo per la conclusione delle procedure di notifica della diffida prefettizia e della conseguente convocazione del consiglio comunale . A Giorgio Esposito è stato richiesto di completare le notifiche attraverso la pubblicazione all’albo pretorio on line del sito ufficiale del comune e convocare immediatamente il consesso civico per l’approvazione del rendiconto consuntivo, ammonendolo nel caso di ulteriore inadempimento la Prefettura avrebbe dato corso all’inizio della procedura dello scioglimento del consiglio comunale. Sembra che Esposito , nonostante la decisa posizione espressa nella missiva dalla Preffetura di Napoli, ha ritardato anche di un giorno la risposta al Prefetto che è , invece, è stata chiesta a vista, Esposito ha invocato ulteriori giorni per la notifica a mano irrigidendo ancora la Prefettura che sarebbe intervenuta , proprio nella giornata di ieri, ancora con toni più decisi. Soltanto ieri sera Giorgio Esposito, dimostrando ancora la sua inadeguatezza al ruolo e dimostrando di essere un presidente che fa politica per la sua fazione, ha fatto pubblicare all’albo pretorio on line le notifiche a Giusy Aprea e Mario Paudice. Quindi, i giochi di portineria messi in atto sotto la direzione del fallibile Giorgio Esposito si sono esauriti al termine di uno bruttissimo spettacolo istituzionale andato in scena al comune proprio in uno dei peggiori momenti della vita istituzionale al comune, colpito da un’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli sul voto di scambio politico mafioso, sette arresti e 15 indagati, che starebbe per riservare altre e diverse amare sorprese proprio a questo consiglio comunale in carica. Un’altra buona occasione sprecata dal presidente del consiglio comunale Giorgio Esposito al fine di dimostrare che gli oltre 2.200€ pagati , come indennità di funzione, all’ex esponente di Forza Italia, sia ben spese dai contribuenti cercolesi.
Noi di TuttoVesuvio ci interroghiamo ancora sul tema: : 1. Perché dal 7 maggio a ieri, 24 maggio, non si è concluso il procedimento di notifica? 2. Perché dal 7 maggio il procedimento di notifica inizia solo il 14 maggio, facendo guadagnare un’altra settimana alla comitiva dei fuggitivi? 3. Perché sono mancate le notifiche, fino a ieri, di 2 consiglieri di maggioranza(Mario Paudice e Giusy Aprea)),ed al sindaco Biagio Rossi, assente da quasi due settimane dal comune, quale procedura è stata utilizzata per la notifica stessa? 4. Perché, se il presidente sostiene che la PEC sia valida come sistema di notifica, non è ricorso alla PEC per notificare la diffida? 5. Perché per il consiglio comunale Giorgio Esposito sceglie la notifica a mezzo PEC, ed, invece, per la diffida sceglie la notifica a mezzo messo comunale? 6. Soprattutto, verificato che il messo comunale, nonostante i numerosi accessi, non è riuscito a notificare ai 2 consiglieri, perché ll presidente non ha mai dato disposizione di provvedere tramite PEC, vista l’irreperibilità dei 5 consiglieri comunali fuggitivi? A tali risposte, presumibilmente, provvederà la Prefettura di Napoli.
MARIO PAUDICE E I “CATTIVI ESEMPI” Il vicepresidente del consiglio comunale Mario Paudice ha diverse e controverse vicende da chiarire: come è possibile che il suo abuso edilizio non è ancora sanzionato dall’Ufficio Tecnico del Comune di Cercola, trascorsi oltre sette anni? Forse perchè, potenzialmente incompatibile, dovrà alzare la mano in consiglio comunale , tra venti giorni, offrendo il suo voto decisivo a questa imbarazzante maggioranza che sostiene il sindaco Biagio Rossi? Il vicepresidente del consiglio comunale è coinvolto nel procedimento di decadenza da consigliere comunale per aver fatto tre assenza consecutive in prima convocazione del consiglio comunale: se non giustificate rischia l’abbandono dal consesso civico. Ed oggi la fuga dalla notifica della diffida prefettizia. Che dire un esempio per i giovani: da non imitare il comunista che fu e che sarebbe stato orgoglioso di avere un fratello brigatista rosso!