Cercola (Na) – Il presidente del consiglio comunale Giorgio Esposito, insieme alla maggioranza consiliare, compreso il sindaco Biagio Rossi ancora in fuga dal confronto pubblico ed istituzionale sul tema della presunta incompatibilità al vicepresidente del consiglio comunale Mario Paudice, colpito da un maxi abuso edilizio al Parco Edilfutura, del quale lo stesso uomo di fiducia del sindaco Rossi è l’amministratore di condominio.
Ennesimo attacco frontale alle istituzioni democratiche del comune: i consiglieri comunali di opposizione, tutti presenti in consiglio comunale, hanno comunicato che il sindaco Rossi stava al comune, invece, di essere presente in assise cittadina per affrontare il tema di questa delicata vicenda che sta letteralmente facendo venire meno il concetto dell’essere tutti eguali, parliamo in particolare dei cittadini di Cercola, al cospetto dei procedimenti urbanistici, e relative sanzioni, per aver commesso un abuso edilizio.
L’ufficio Tecnico del comune, il cui capo è Lorenzo D’Alessandro, da sette anni ininterrottamente ( in barba ad ogni principio di rotazione per garantire un sistema di anticorruzione credibile al municipio), ha annullato l’unica sanzione di 20,000€ a Mario Paudice, in qualità di amministratore del condominio Edilfutura, ma senza prevedere contestualmente alla revoca della sanzione un’altra rivolta a tutti i proprietari che hanno chiuso illegalmente dei porticati aperti trasformandoli in garage coperti, dichiarati . lo scorso 26 marzo 2024, abusivamente dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali di Napoli, che ha messo la parola fine ai tentativi irregolari attivati dall’Ufficio Tecnico del Comune al fine di rinviare nel tempo la conclusione del procedimento urbanistico.
I ritardi dell’Ufficio Tecnico coniugati con le mancanze , presumibilmente complici, della presidenza del consiglio comunale, stanno creando un altro storico precedente vergognoso al comune che fa passare il messaggio che se sei un politico locale, il caso del vicepresidente del consiglio comunale Mario Paudice, e sei determinante per mantenere in piedi il governo comunale, ci sarà anche il tempo di battere tutte le strade affinchè il tuo abuso edilizio possa essere sepolto dalle dimenticanze. Invece, no, UTC e governo comunale oggi sono stati inchiodati alle loro responsabilità dai controllori napoletani che hanno definitivamente dichiarato che l’aumento d volumetria delle sette autorimesse al parco Edilfutura violano espressamente le norme paesaggistiche. Non c’è trippa per gatti: le autorimesse al Parco Edilfutura sono abusive e non possono essere oggetto di futuri ricorsi giudiziari, i termini di impugnazione sono ampiamente scaduti.
L’Ufficio Tecnico del comune è ancora in melina sulla questione, nonostante sono trascorsi sette anni dall’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi, infatti, pare che qualcuno sia ancora alla ricerca a chi devono irrogare le sanzioni pecuniarie di 20.000€ : ai sette blocchi di proprietari di ogni autorimessa illegale al Parco Edilfutura od inseguire le 63 famiglie proprietari dei posti auto? Quindi, sette o 63 sanzioni di 20.000€ per tale abuso? Che dilemma…
Nel frattempo faranno votare, in consiglio comunale , parliamo di un voto decisivo perché la squadra di Rossi che si regge su un solo voto consiliare, il potenziale decaduto vicepresidente del consiglio comunale Mario Paudice. Infatti, anche se pagherebbe la sanzione che gli sarà comminata Paudice andrebbe in conflitto di interessi continuo in quanto con l’acquisizione al patrimonio comunale delle sette autorimesse si dovrà calcolare l’indennità di occupazione del suolo pubblico, la cui tariffa è approvata ogni anno dal consiglio comunale di Cercola, ecco quanto emerso da alcune riflessioni esposte dall’ex sindaco Vincenzo Fiengo a margine della non celebrazione del consiglio comunale di stamattina. Fermo restando che l’Ufficio Tecnico ha l’obbligo di calcolare l’ammontare rivolto ai 63 proprietari dell’indennità dell’occupazione del suolo pubblico degli ultimi cinque anni: si parlerebbe non meno di 5.000/4.000€ euro a famiglia, oltre che quello che devono pagare mensilmente da oggi al comune per l’occupazione del garage abusivo. Senza tener conto della criticità dei sottotetti trasformati in abitazioni residenziali, le cui istanze di condono giacciono impolverate nell’archivio del comune di Cercola da oltre 25 anni. E perché? Altre pressioni politiche per non far emergere un altro grosso guaio? TuttoVesuvio sarà sul pezzo..