Cercola. Intercettazioni  DDA , spuntano anche il segretario di Città Futura ed il delegato di Movimento Democratico. Altri uomini del centrosinistra nelle conversazioni degli indagati

Cercola (Na) – La narrazione di quello che accadde, anche nei giorni del ballottaggio delle elezioni comunali di maggio 2023, riporta un contesto preoccupante perchè, nonostante fosse stata diffusa la notizia, da parte di Vincenzo Barone, di una reale indagine sul voto di scambio della Tenenza dei Carabinieri di Cercola (lo scrive il GIP Carbone del Tribunale di Napoli nell’ordinanza per i sette arrestati e i 15 indagati n.d.r.), i dirigenti politici del centrosinistra, a turno, vengono tirati in ballo nelle conversazioni di Antonietta Ponticelli e dei suoi fiancheggiatori. La Ponticelli, come raccontano gli investigatori, all’epoca dei fatti elettorali era la reggente, insieme ai fratelli Fusco, dell’omonimo clan camorristico “Fusco Ponticelli”.

I NOMI DI VINCENZO TERRACCIANO(CITTA’ FUTURA) E NUNZIO VARETTI(MOVIMENTO DEMOCRATICO) SOUNTANO NELLE INTERCETTAZIONI DEGLI INDAGATI. Due nomi di vertice della coalizione del centrosinistra che sostenne il candidato sindaco Antonio Silvano spuntano nelle intercettazioni ambientali eseguite dalla Direzione Distrettuali Antimafia: parliamo di Vincenzo Terracciano, segretario politico della lista dei giovani di estrema sinistra Città Futura, nonchè delegato di lista, e l’architetto Nunzio Varetti delegato di lista Movimento Democratico lista civica che ha eletto in consiglio comunale all’opposizione Vincenzo Barone, quest’ultimo, non indagato, ma come emerge da quanto scrive il GIIP nell’ordinanza sembrerebbe aver diffuso la notizia dell’indagine sul voto di scambio al gruppo De Micco Ponticelli che ha rischiato di far saltare l’operazione investigativa messa in campo dalla Procura della Repubblica di Napoli guidata da Nicola Gratteri.

La nostra attenzione si sposta verso un’intercettazione ambientale effettuata a conclusione del primo giorno del ballottaggio 29 maggio ore 23, 19 della durata di mezz’ora. Gli agenti della Direzione Distrettuale Antimafia registrano una conversazione in auto tra Antonietta Ponticelli, il suo compagno Rosario De Francesco, Sabino De Micco e Giusy De Micco. Eccola, spunta il nome del politico Nunzio Varetti, architetto di professione : Sabino De Micco: ” qualcosa devono recuperare là”; risponde Antonietta Ponticelli: “quello no mo ha detto Varetti vsnno porta a porta; interviene ancora Sabino De Micco: “mo questo, questo mò non vanno proprio a Caravita e lavorano su questa qua per recuperare, per recuperare qua..”; ed ancora Antonietta Ponticelli : “No , no ha detto Varetti mo’ s mettono nell’ufficio e domani mattina vanno a caravita”; si aggiunge alla conversazione Rosario De Francesco: “Mo si mette a controllare, rimane con me Enzuccio; ed Antonietta Ponticelli: “Rimane con me?. Ecco, invece, la conversazione in cui spunta Vincenzo Terracciano, conosciuto come il figlio del Gemello ( soprannome del padre ex assessore Liberato Terracciano): Rosario De Francesco, compagno di Antonietta Ponticelli: “Quello ha pure detto facciamo un poco il punto della situazione il figliio del gemello (Vincenzo Terracciano) ; ed Antonietta Ponticelli: “eh?”; ed ancora Rosario De Francesco: “Quello è il figlio del gemello ha detto facciamo un poco il punto della situazione.” L’architetto Nunzio Varetti e Vincenzo Terracciano, da sempre impegnati attivamente nelle campagne elettorali a Cercola, non sono indagati, però, spuntano nelle conversazioni degli indagati sul voto di scambio politico mafioso nel ruolo di riferimento per l’organizzazione e valutazione della campagna elettorale per l’intero gruppo che sostiene Antonio Silvano nella corsa per la conquista della poltrona di sindaco del comune di Cercola.

La coalizione del centrosinistra che ha sostenuto Antonio Silvano esce, al momento, abbastanza ferita da quest’iniziale momento di istruttoria giudiziaria sul fronte della pesante accusa mossa agli indagati del voto di scambio politico – mafioso. L’architetto Antonio Silvano, candidato a sindaco è indagato con Ciro Manferlotti, altro architetto. Mentre appare abbastanza delicata , seppur non indagato, la posizione dell’ex vicesindaco Vincenzo Barone, oggi consigliere comunale di opposizione, che avrebbe informato il gruppo De Micco – Ponticelli dell’indagine dei carabinieri in corso. Marginale, però, può creare imbarazzo la presenza nelle conversazioni degli indagati di Vincenzo Terracciano e Nunzio Varetti, indicati come ‘esperti’ e ‘consigliori’ per l’organizzazione di quella campagna elettorale.

Vincenzo Terracciano è attuale segretario politico di Città Futura lista civica che ha espresso l’attuale consigliere comunale Marco Picardi, subentrato nell’assise cittadina dopo le dimissioni del candidato sindaco non eletto Antonio Silvano. E’ stato anche delegato di lista di “Città Futura“, stesso ruolo ricoperto nella stessa competizione elettorale in un’altra lista – Avanti Insieme – dal padre Liberato Teracciano che ha visto entrare in consiglio comunale Salvatore Carrotta. Resta, comunque, curiosa la dislocazione familiare dei Terracciano per gli incarichi impegnativi di assunzione di responsabilità di delegati di lista. L’architetto Nunzio Varetti, delegato di lista del Movimento Democratico di Vincenzo Barone, è anche componente della commissione locale per il paesaggio, i componenti vengono nominati dal consiglio comunale. Attualmente anche Antonio Silvano è componente della strategica commissione locale per il paesaggio di Cercola.

L’inchiesta sul voto di scambio politico – mafioso, relativamente alle elezioni comunali di maggio 2023 a Cercola, ad appannaggio della Procura della Repubblica di Napoli, guidata da Nicola Gratteri, ha già determinato sette arresti e 15 indagati. Tra gli arrestati figurano anche Sabino De Micco, consigliere della Sesta Municipalità, sua sorella Giusy De Micco, candidata in Europa Verde al consiglio comunale ed Antonietta Ponticelli, reggente, insieme ai fratelli Fusco, dell’omonimo clan camorristico “Fusco Ponticelli“. Sabino De Micco, da quanto accusa la Procura della Repubblica, al momento confermato dal Gip del Tribunale di Napoli Marco Carbone, avrebbe versato 1.800€ ad esponenti del clan De Micco De Martino di Caravita per l’acquisto di 60 voti. Mentre Antonietta Ponticelli è stata protagonista assoluta delle fasi elettorali, al fianco ed a sostegno di Sabino e Giusy De Micco, facendosi , addirittura, nominare rappresentante di lista dal delegato di lista di Europa Verde Ciro Manferlotti, aggirando il divieto di elettorato passivo ed attivo fissato dalle sanzioni annesse ad una sua condanna per associazione di stampo mafioso del 2010.