Cercola. Rendiconto 2023 approvato, Salvatore Grillo: “E’ falso! Buco da 5,5 milioni di euro, invece dell’avanzo di 1.700.000€. Pronti ad andare in Procura!”

Cercola (Na) – “Il rendiconto consuntivo è falso! Secondo i nostri calcoli emergerebbe un buco di bilancio di oltre 5 milioni e mezzo di euro, invece, dell’avanzo di un milione e settecentomila euro contenuto in questa proposta di delibera!” Ecco quanto sostenuto da Salvatore Grillo, consigliere comunale indipendente di opposizione, che ha motivato le sue risultanze tecnico-politiche in un’ora di intervento in seduta consiliare. Senza mezzi termini ha fatto rilevare la presunta illegalità che accompagna il documento contabile. “Denunceremo tutte queste irregolarità alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti.” Quindi, fa sul serio Salvatore Grillo, come emerso nella seduta pubblica , insieme al consigliere comunale Angelo Visone, sono pronti a depositare i maxi esposti e le denunce di rito alle autorità di controllo del terriorio.

“Questo bilancio è una schifezza, non lo dico io, lo dicono i revisori dei conti.” Questo è stato il tormentone che ha accompagnato l’intervento del consigliere comunale Salvatore Grillo. Durante l’esposizione ha criticato il collegio dei revisori dei conti per l’apposizione del parere favorevole al rendiconto consuntivo, poi, lo stesso organo di controllo contabile al comune, invece, come riportato nel parere, invita l’amministrazione comunale ad essere prudente nello spendere il milione e settecentomila euro di avanzo di bilancio. Che succede al Municipio? Perchè queste evidente grossolanerie? Chi protegge chi e perchè lo protegge? La risposta a questi interrogativi le daranno gli organi inquirenti, presumibilmente, investiti già dalla prossima settimana da Grillo e Visone.

Alcuni passaggi del curioso parere dei revisori dei conti sembrano drammatici, ad un certo punto, il consigliere comunale Salvatore Grillo fa sapere che i revisori ammetterebbero candidamente l’inadeguatezza al ruolo del responsabile del servizio Luigi Pacella, nominato lo scorso novembre dallo stesso sindaco Rossi ( dimenticandosi di avergli fatto in passato una serie di esposti n.d.r.) e che l’amministrazione comunale non è stata capace di affiancarlo o meglio sostituirlo con dirigenti più capaci di lui: il compito non era abbastanza arduo, visto che Pacella non ha grandi competenze in tema contabile. Poi, è notoria la storia della mancata assunzione del dirigente sospeso al comune di Ercolano Vincenzo Scotti, voluto e sostenuto politicamente dal sindaco Biagio Rossi e dall’assessore Annunziata Ilardo, non fu assunto nella procedura di mobilità perchè ci fu un intervento della commissione giudicatrice, presieduta dal segretario generale Valentina Santini, che bocciò il suo ingresso al comune per una serie di criticità. Ad ora non si riesce a comprendere perchè l’amministrazione comunale non proceda alla ricerca del tecnico attingendo da altre graduatorie ancora in corso presso altri comuni, non si definisca l’assunzione di un ragioniere capo qualificato e non non condizionato dalla politica: a titolo di informazione Luigi Pacella è attualmente segretario politico del Partico Democratico della città di Volla.

Sembrerebbe che non esista manco una riga nel documento finanziario che riporti una volontà politica del sindaco ed assessore bilancio Biagio Rossi volta a recuperare milioni di euro dai morosi delle case popolari di Caravita. In verità, nel 2020 ci furono una serie di missive dei morosi indirizzate al responsabile del servizio case popolari Luigi Pacella ed al sindaco Vincenzo Fiengo che chiesero l’introduzione di un nuovo regolamento che determinasse una rateizzazione del debito contratto che consente alle famiglie più indigenti comunque di riuscire a pagarlo ed ad arginare l’emorragia del debito verso il comune, dato che dal 2012 non si approva un regolamento ad hoc. Quello approvato dalla regione Campania nel 202 non vale per gli anni anteriori. Sia la parte politica che la maggioranza fece orecchie da mercante: nei banchi della maggioranza sedeva dal 2018 anche l’attuale sindaco Biagio Rossi. Salvatore Grillo, inoltre, ha sottolineato anche l’incapacità amministrativa e politica di emettere il ruolo Tari del 2023, parliamo di quasi 4 milioni di euro, e lo stesso Grillo si stupisce: “Non abbiamo emesso il ruolo Tari e scrivete ed approvate un avanzo di un milione e settecentomila euro. Incredibile.”

Presenze ed assenze importanti e decisive sul piano politico. Santolo Esposito, consigliere comunale di maggioranza, non ha votato il rendiconto consuntivo: parliamo di uno dei più affidabili alleati del sindaco Biagio Rossi. Benchè presente tutto il giorno in consiglio comunale non è risultato presente alla votazione. Mentre il consigliere comunale di opposizione Luigi Di Dato è risultato essere assente, pare che sia stato al comune il giorno prima in qualità di consigliere di amministrazione della cooperativa sociale Betania Onlus, alla vigilia del consiglio comunale, promuovendo un incontro con il sindaco Biagio Rossi con Don Ciro Nazzaro della Parrocchia San Michele e gli uomini LABEDO s.r.l. di Città Futura, esponenti del partito del consigliere comunale Marco Picardi. La questione indumenti usati sembra cogliere l’attenzione dell’amministrazione comunale pronta a sostenere le iniziative dei politici/imprenditori/cooperanti, però, al momento non risultano autorizzazioni comunali per i raccoglitori “Betania Onlus” fuori ai supermercati di Cercola, ci chiediamo: domattina qualunque cercolese può installare fuori al proprio negozio il raccoglitore dell’alluminio senza autorizzazione del comune, in deroga al capitolato d’appalto del comune di Cercola? Assente anche Vincenzo Barone spuntato nelle intercettazioni della Direzione Distrettuale AntiMafia di Napoli relativamente all’inchiesta giudiziaria del Procura di Napoli sul presunto voto di scambio politico – mafioso alle scorse elezioni comunali. Vincenzo Barone è alla terza assenza consecutiva ad un consiglio comunale.

In politichese cercolese, se Santolo Esposito avesse avuto il mal di pancia l’ancora di salvataggio per quest’amministrazione sarebbe stata garantita dall’assenza di Luigi Di Dato, da sempre presente in consiglio comunale. La maggioranza consiliare del sindaco Rossi balla su un solo voto di un consigliere, ieri, avrebbe rischiato di andare a casa.

Il rendiconto consuntivo 2023 è stato approvato dai consigliere di maggioranza Mario Paudice, Gaetano Barone, Fabio Miracolo, Giusy Aprea, Manuela Forte, Giorgio Esposito e Pasquale Esposito, oltre il sindaco Biagio Rossi, mentre hanno votato contro Salvatore Grillo ed Angelo Visone. Gli altri consiglieri di opposizione , al monento del voto, hanno abbandonato l’aula.