Cercola. Sindaco Rossi ‘perde’ tempo, niente nomine al CDA scaduto del cimitero e nube su elezione presidenza consiliare. Istituzioni ingessate

Cercola (Na) – La crisi politica interna che sta colpendo la neonata amministrazione comunale di Cercola, guidata dal sindaco Biagio Rossi, sta creando delle criticità serie sul regolare funzionamento amministrativo delle istituzioni municipali e si stanno ripercuotendo anche su quelle intercomunali, quali il consorzio dei servizi cimiteriali, composto dai comuni di Cercola, San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma

CONSIGLIO DI AMMINITRAZIONE DEL CONSORZIO CIMITERIALE SCADUTO: APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2023 IN VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA VIGENTE? Il consiglio di amministrazione dei consorzio intercomunale dei servizi cimiteriali è scaduto il 30 aprile scorso, continuando, comunque, la sua attività oltre il regime di prorogatio, dopo i classici 45 giorni, in attesa che i sindaci dei tre comuni procedano per le nomine dei nuovi consiglieri di amministrazione. Infatti, lo statuto del consorzio del camposanto prevede che i consiglieri di amministrazione del cimitero consortile vengano nominati dai sindaci, in base alle quote consortili: Cercola ne deve nominare tre, tra i quali il Presidente, San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma uno a testa. Le nomine, ad oggi 1 agosto 2023, non sono state fatte e clamorosamente, probabilmente in violazione della normativa vigente, il cda scaduto ha approvato il bilancio di previsione 2023 lo scorso 29 giugno. La normativa vigente prevede , comunque, nel caso si consenta la prorogatio ( altri 45 giorni), come prevede lo statuto consortile in contrasto con la legge nazionale, non avrebbero dovuto licenziare il bilancio di previsione perchè rientrerebbe jn un atto di fondamentale importanza per la vita dell’organo pubblico, in quanto atto di programmazione, mentre la norma di legge prevede che: “nel periodo in cui sono prorogati, gli organi scaduti possono adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili con indicazione specifica dei motivi di urgenza e indifferibilità.” Quindi, si corre il serio rischio che gli organi di controllo contabile e di giustizia ordinaria potrebbero render nullo tale provvedimento, determinando un blocco di tutte le attività cimiteriali, gli effetti di tutto ciò è scaturito dalla irresponsabilità istituzionali dei sindaci in carica. Le responsabilità sono in capo ai tre sindaci, in particolare al neo eletto Biagio Rossi, che non ha proceduto alla nomina dei tre su cinque consiglieri di amministrazione, nonostante il neo sindaco sia stato proclamato eletto – 4 giugno – due mesi fa. Nello scacchiere amministrativo del cimitero consortile manca anche il responsabile finanziario. scaduto il contratto, e bisogna nominare il nuovo revisore dei conti, incarico scaduto ad inizio luglio, dopo due mandati consecutivi e non rinnovabili.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ANCORA NON ELETTO. ROSSI NON DECIDE. Il nodo dell’individuazione del presidente del consiglio comunale sta agitando le acque della compagine amministrativa di governo, alias la Coalizione Arlecchina. Negli equilibri istituzionali, riconducibli ad un corretta distribuzione di posizioni sul fronte dell’agibilità politica nelle istituzioni comunali, la presidenza consiliare andrebbe ad Angelo Visone, consigliere eletto nel Movimento Cinque Stelle, partito escluso dalle nomine fatte in Giunta dal sindaco Rossi. Invece, pare che a rivendicare questo importante ruolo, la seconda carica istituzionale al Municipio, sia Salvatore Grillo, eletto in Liberi e Forti, lista del consigliere regionale Michele Pisacane. Però, l’ex rappresentante del PD deve far fronte all’iniziativa del sindaco Rossi che ha nominato l’assessore Nunzia Ilardo, candidata non eletta in Liberi e Forti, caldeggiata dal consigliere comunale Mario Paudice di Liberi e Forti. Non si capisce perchè il sindaco Rossi non dirima questa facile questione politica: quali sono le ragioni per la mancata decisione oppure quali pressioni riceve la fascia tricolore? Il regolamento di funzionamento del consiglio comunale di Cercola prevede che entro 30 giorni dal 10 luglio, data del primo consiglio comunale svolto dell’era Rossi, si dovrebbe tenere la seconda votazione in consiglio comunale per licenziare il presidente dell’assise cittadina. Quindi, il termine è il 9 agosto prossimo: si teme la poco istituzionalità dei vacanzieri arlecchini. Ritardo nel completamento degli organi consiliari che determina il blocco della costituzione delle commissioni consiliari permanenti e, in ultimo, si sono svolti due consigli comunali senza che il presidente anziano Santolo Esposito non costituisca i gruppi consiliari e i relativi capigruppo, fatto imposto dal regolamento di funzionamento consiglio comunale che dispone che entro il quinto giorno dalla proclamazione degli eletti consiglieri comunali si deve procedere alla costituzione dei gruppi consiliari ed alla nomina dei capigruppo.

SOTTO AL VULCANO VA IN SCENA “IL SINDACO NEL PALLONE”, RIEDIZIONE RIVEDUTA E CORRETTA DE “L’ALLENATORE NEL PALLONE” DI ORONZO CANA’ . Tali mancate nomine i mandano in scena, visto che ci troviamo in estate, anche in pieno fermento il calcio mercato di serie A, la riedizione rivista e romanzata del capitolo “Allenatore nel pallone” , edizione vesuviana dal titolo “UN SINDACO NEL PALLONE”, riveduta e corretta del lungometraggio di Oronzo Cana’. Biagio Rossi, in pieno stile Oronzo Canà, starebbe conducendo le trattative in questo modo: il 50% della presidenza del consiglio comunale va ad appannaggio di Liberi e Forti e Movimento Cinque Stelle, quest’ultimo ha il 33% dei componenti del nucleo di valutazione al comune e l’opzione sul presidente, su tale organo il Rossi – Canà avrebbe garantito anche il 33% sia a Liberi Forti che a Giorgione di Fare X Cercola. Il presidente del CDA del cimitero consortile andrebbe a PER Cercola e la Comunità, lista di sostegno a Rossi che ha mancato l’ingresso in consiglio comunale, ovviamente, le altre due posizioni se le contendono i furbacchioni del pasta e patate Free Cercola e l’onnipresente Giorgione da Caravita, onnipresente. Altri movimenti del sottobosco del potericchio locale non hanno senso riproporli in questo segmento di cronaca creativa, ma reale, della situazione della politica arlecchina.