Modello di gestione del servizio igiene urbana. Secco no di Barbato e Pipolo  a quello in house. Indecifrabile la posizione di Di Marzo. Chiunque vince le elezioni la convenzione del SAD n.4, di egemonia porticese, non passerebbe

Volla (Na) – Il tema del modello di gestione del servizio di igiene urbana, ossia aperto a a gara pubblica, in house o società mista (pubblico/privato), risulta essere fin dai primi mesi di consiliatura al centro dell’azione politica della nuova amministrazione comunale che si sta per insediare. In questi mesi, i comuni componenti il sub ambito distrettuale n.4 (Portici, San Giorgio a Cremano, Ercolano, Pomigliano d’Arco, Volla, Cercola, Pollena Trocchia, San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma ) sono chiamati ad approvare in consiglio comunale la convenzione, prevista dalle deliberazione dell’ATO 3 rifiuti Campania, relativamente all’applicazione della Legge Regionale della Campania n.14 /2016. Rispetto alla costituzione della società in house un secco no , come riferito nei programmi elettorali presentati al comune, eisulta essere la posizione dei candidati sindaco Roberto Barbato (La Mia Volla) e Gianluca Pipolo. Invece, il candidato sindaco Gennaro Burriello di Potere al Popolo propone la costituzione di una municipalizzata del comune che gestisce la raccolta dei rifiuti lungo il territorio comunale. Il candidato sindaco di Patto per Volla Giuliano Di Costanzo, nel corso della campagna elettorale, ha assunto una posizione critica nei confronti della convenzione che è stata approvato dai sindaci nel SAD, anche in quel contesto istituzionale, Di Costanzo fu critico, riferendo che va ridefinita, avendo una nuova coalizione e nuove forze politiche potrebbero maturare nuove posizioni politiche sulla questione. . Lino Donato non ha inserito nessuna previsione nel programma elettorale rispetto al modello di gestione del servizio di igiene urbana, però, difficilmente un’amministrazione di centrodestra andrebbe a sostenere una convenzione molto favorevole al comune rosso di Portici. Non pervenuta la posizione di Pasquale Di Marzo , candidato sindaco de I Volontari del Cambiamento, manca del tutto nel programma elettorale e , invece, considerata la vicinanza e il sostegno diretto del sindaco di Forza Italia di Casalnuovo di Napoli Massimo Pelliccia, se fosse eletto sindaco, Di Marzo sarebbe obbligato ad optare per una soluzione alternativa a quanto stabilito dai democrat porticesi. Insomma, un dato è certo la gestione del servizio di igiene urbana , a trazione Leucopetra, al comune di Volla non dovrebbe passare nel nuovo consiglio comunale.

La convenzione del SAD n.4 che impone la gestione in house del servizio rifiuti mostrerebbe limiti relativamente al rispetto della concorrenza. La bozza di convenzione del SAD 4 (Sub Ambito Distrettuale) contiene l’obbligatoria scelta di una società in house, presumibilmente la municipalizzata del comune di Portici Leucopetra, come modello di gestione del servizio di igiene urbana. La scelta dell’operatore pubblico, senza un’adeguata comparazione con altre forme di gestione previste dalla normativa vigente, potrebbe determinare, comunque, una violazione dei principi di concorrenza e trasparenza amministrativa. Infatti, nè la normativa di riferimento (Legge Regionale n.14/2016) tantomeno la delibere dell’Ato 3 non specificavano in modo vincolante il modello di gestione, lasciando aperta la possibilità a diverse soluzioni (gare di appalto/società in house /società mista). La Legge regionale 14/2016 prevede la scelta del modello gestionale sia basata su criteri di efficienza, economicità e trasparenza. Imporre il modello in house o ATI pubblica , senza un’adeguata analisi di mercato potrebbe costituire una violazione del principio di concorrenza. La scelta del modello gestionale in house , la storia ce lo insegna, vedi esperienza Mita, comporta una maggiorazione dei costi ma non la garanzia di un miglioramento del servizio.


La convezione arrivata ai consigli comunale del SAD 4 favorisce il comune di Portici. L’ente comune , in questo caso Volla, nella convenzione che sta per essere presentata in consiglio comunale, assegna un ruolo centrale al comune capofila (Portici n.d.r.) conferendogli poteri di gestione e coordinamento , mentre i comuni più piccoli come Volla, potrebbero assumere una posizione marginale con una ricaduta negativa sul potere delle scelte decisionali. Anche sulla ripartizioni dei costi, i comuni più piccoli, rispetto alle gestioni attuali, potrebbero avere dei costi maggiori. Un altro da dato da non sottovalutare è che centralizzando il controllo del servizio di igiene urbana si ridurrà la capacità dei piccoli comuni di monitorare il servizio. Quindi, arriverebbe meno trasparenza e più difficoltà nel gestire il servizio di igiene urbana nei piccoli comuni.

La normativa vigente prevede che i comuni possano anche optare per Sad diversi, se non condividono la scelta del modello di gestione in house. I comuni appartenenti a Sad diversi,inoltre, se non concordano con il Sad di riferimento, comunque, possono proporre la costituzione di un SAD autonomo , purchè questo sia conforme alla Pianificazione dell’Ente d’Ambito, che una volta proposto, l’approva. Questi comuni, infatti, potrebbero optare tranquillamente per la gara pubblica, però, dimostrando che la scelta è più efficiente e sostenibile rispetto alla società in House. Il sub ambito distrettuale n.4 che si dovrebbe occupare della gestione del servizio di igiene rurbana dei comuni consorziati potrebbe essere fonte di sprechi che arriverebbero da altri inutili carrozzoni burocratici pronti ad elargire incarichi, posti di potere e altri servizi ai soliti noti.