Cercola. Ufficio Stampa, l’ex sindaco Fiengo accusa Biagio Rossi: “Marchetta elettorale”.  Chiesto l’invio in Procura di tutti gli atti dell’affidamento

Cercola (Na) – Dichiarazioni shock e rivelazioni importanti hanno caratterizzato l’agitata discussione in consiglio comunale, adunato in seduta pubblica, ieri pomeriggio al Teatro Comunale di viale dei Platani riguardante le presunte irregolarità relative alle procedure di affidamento del servizio comunicazione istituzionale e informazione ai curatori della campagna elettorale dell’attuale sindaco Biagio Rossi. Tale vicenda se ne già sta occupando la Procura della Repubblica di Nola, attraverso una presumibile inchiesta aperta dal pubblico ministero Aurelia Caporale.E’ stato riscontrato, inoltre, al palazzo municipale l’accesso dei militari della Tenenza dei Carabinieri di Cercola nelle settimane scorse, presumibilmente, avrebbero acquisiti documenti sul caso ufficio stampa.

FIENGO: NON SAPPIAMO SE LA SPESA ELETTORALE PER QUESTI SOGGETTI E’ STATA RENDICONTATA O MENO” ANGELO VISONE (M5S) SMENTISCE IL SINDACO ROSSI: “ABBIAMO FATTO CAMPAGNA ELETTORALE CON PESCOSOLIDO E BELLOISI … voglio essere molto chiaro e diretto , sindaco (Biagio Rossi n.d.r.) per me questa è una ‘marchetta elettorale’, se tu ritieni di querelarmi mi quereli, questi due soggetti (Pescosolido e Belloisi n.d.r.) hanno fatto la campagna elettorale per te, non sappiamo se è stata rendicontata o meno questa spesa elettorale. Chiedo al segretario comunale…. che il verbale della seduta venga trasmesso alla Procura della Repubblica di Nola, allegando delibera di Giunta Municipale e tutti gli atti dell’affidamento.. io sono a disposizione della magistratura perchè non riesco a capire con quale faccia tosta il sindaco viene a dire che non è una ditta che ha fatto la campagna elettorale per lui…” Ecco quanto ha dichiarato testualmente nel corso della seduta pubblica di consiglio comunale l’ex sindaco Vincenzo Fiengo, oggi capogruppo del Partito Democratico, ponendo delle ombre preoccupanti sul rispetto della legalità per l’affidamento del servizio informazione e comunicazione al comune di Cercola. Ad avviso di Vincenzo Fiengo, di professione avvocato, si aprirebbe uno scenario davvero grave sul fronte dell’esistenza di una presunta ‘marchetta elettorale’, in quanto Fiengo pone l’accento anche sulla possibile mancata rendicontazione delle spese elettorali, riguardanti l’attività svolta a soistegno di Rossi da Pescosolido e Belloisi, rendicontazione elettorale – mai pubblicata – presentata al comune da Biagio Rossi per la campagna elettorale del maggio 2023, insomma, potrebbe far intendere ad un presunto favore ricambiato a chi sarebbe stato ‘sostenitore’ della sua campagna elettorale. La replica del sindaco Biagio Rossi è stata lapidaria affermando che la Prisma, società unipersonale intestata a Marco Pescosolido, non ha fatto la sua campagna elettorale, mentre viene smentito successivamente da Angelo Visone, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, oggi all’opposizione, ma si è presentato alle elezioni comunali in coalizione con lo stesso Rossi ed ha chiarito la presenza di Pescosolido – società Prisma – e Belloisi – ufficio 001 collegato a Prisma – a Cercola per curare la campagna elettorale di Rossi, dichiarazione supportata anche da diversi post pubblicati su facebook, Angelo Visone ha dichiarato, nel corso della seduta consiliare, testualmente: “Siccome io e il consigliere Grillo (Salvatore n.d.r.) ……… conosciamo personalmente i soggetti, abbiamo fatto campagna elettorale con questi signori,, abbiamo visto sia il dottor pescosolido che il dottor Belloisi al comune…..”Quindi, Visone smentisce Biagio Rossi, i post su facebook indicano la presenza di Pescosolido e Belloisi per curare la campagna elettorale di Rossi e la Prisma riceve in affidamento diretto il servizio di comunicazione ed informazione, con attività prevalente di ufficio stampa, senza , presumibilmente, possedere l’idoneità professionale, come evidenziato dal codice ATECO in possesso dalla Prisma che non corrisponderebbe al servizio che sta espletando al comune di Cercola. Un bel disastro.

FORTISSIME CRITICITA’ DEI CODICE ATECO IN CAPO A PRISMA PER LO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO INFOMAZIONE E COMUNICAZIONE. ANCHE IL COLLEGIO DEI REVISORI STIMOLO’ GLI UFFICI COMUNALI. Il caso Ufficio Stampa partì da una nostra inchiesta giornalistica del 2 gennaio 2024 a seguito dall’affidamento diretto del servizio informazione e comunicazione del comune di Cercola ad una società unipersonale Prisma, titolare Marco Pescosolido, con sede legale nel quartiere Secondigliano di Napoli. Noi di TuttoVesuvio notammo che i codici ATECO della Prisma non erano quelli richiesti dai provvedimenti comunali ovvero il 70.21.00 (Pubbliche relazioni e comunicazione – attività per conto terzi volte a migliorare l’immagine pubblica di un’organizzazione o di un’impresa attività di ufficio stampa per conto terzi) oppure il codice ATECO 63.91.00 attività delle agenzie di stampa. Invece, dal riscontro di una nsotra visura al Registro delle Imprese di Napoli risulta che la Prima di Marco Pescosolido è registrata con i Codici Ateco n. 47.91.1 (Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet), 62.01(Produzione di software non connesso all’edizione); 72.09 (attività di consulenza imprenditoriale e altra consulenza) e 74.10.21 (Attività dei disegnatori grafici di pagine web). In pratica i codici ATECO registrati per la Prisma non corrisponderebbero a quelli richiesti per il servizio di comunicazione istituzionale per un ente pubblico, in particolare per l’ufficio stampa, non possedendo, lo stesso Marco PescoSolido, nemmeno l’iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti. Nel corso della seduta del consiglio comunale il pentastellato Visone ha letto una parte di un verbale del collegio dei revisori dei conti del comune di Cercola con il quale invitò i vertici amministrativi del comune a verificare la compatibilità della mansioni svolte con i codici Ateco in possesso della Prisma , è stato accertata tale segnalazione dell’organi di controllo contabile del comune di Cercola?

L’ANAC PROIBISCE LIQUIDAZIONE ANTICIPATA PRESTAZIONE SE NON ACCOMPAGNATO DA GARANZIE E PREVISTO NEL CONTRATTO. SPUNTA CONVENZIONE CON LA PRISMA SENZA PROTOCOLLO. Un’altra grave criticità è emersa dall’anticipo di tre mensilità alla Prisma liquidata nel periodo natalizio dal responsabile finanziario Pacella, lo stesso che ha assegnato l’affidamento diretto alla Prisma, e non quello degli affari generali, prima che i novelli comunicatori del sindaco Rossi si insediassero al comune di Cercola. Tale criticità è stata supportata da alcuni consiglieri comunali che hanno segnalato al segretario generale un parere proveniente da unaDelibera dell’ANAC – Agenzia Nazionale Anti Corruzione – n.35 del 13 luglio 2022 che deliberò sostenendo che l’art.35.5 del codice dei contratti pubblici prevede l’anticipo della liquidazione delle prestazioni se previsto nel contratto sottoscritto, inoltre, se è iniziata la prestazione e tale importo anticipato sia coperto da una polizza fideiussoria bancaria o da un’assicurazione. Invece, è spuntata nelle mani dei consiglieri comunali Vincenzo Fiengo e Angelo Visone, ricevuta dagli ufrici comunali , senza protocollo, una convezione non approvata dalla delibera di giunta municipale e ne dalla determina dirigenziale di affidamento dalla quale non era manco disposto questo anticipo sulla prestazione, a detta del consigliere comunale Angelo Visone l’anticipo del 25% dell’importo, quindi, i 6.000€ anticipati dal ragioniere capo del comune Luigi Pacella alla Prisma sarebbero stati previsti nell’offerta/preventivo presentato al comune, anche questo documento era privo di protocollo del comune. Ma come risulta possibile gestire un affidamento pubblico di un servizio comunale che costa ai contribuenti di Cercola 24.000€, prorogabili per quattro anni, in questo modo così leggero ed irregolare? Benvenuti nel nuovo, che già era vecchio …