Cercola. Approvato il bilancio. Tari, Visone e Grillo: “700.000€ sottratti ai cittadini.” Ma  non annunciano  esposti giudiziari

Cercola (Na) La tempesta in un bicchiere d’acqua: ecco l’incredibile sintesi delle dinamiche politiche che hanno animato la seduta del consiglio comunale, chiamato irregolarmente in seconda convocazione dal presidente Esposito, per l’approvazione del bilancio di previsione. L’opposizione del centrosinistra, rinforzata dagli ex di maggioranza Grillo e Visone, avrebbe dovuto fare una battaglia campale per la difesa del democratico regolamento di funzionamento del consiglio comunale di Cercola, ‘aggredito’ da una condotta reiteratemente illegittima di Giorgio Esposito nell’esercizio delle funzioni di presidente del consiglio comunale e , in particolare, si doveva capire, inoltre, cosa avrebbero annunciato Visone e Grillo sul tema del quasi milione di euro sottratto dal comune di Cercola ai cittadini illegittimamente negli anni scorsi e mai restituiti. Nel tabellino della cose fatte di questa gara consiliare è finito con un nulla di fatto: 0 a 0, ma ai punti, o meglio senza soldi in tasca, perdono i contribuenti cercolesi.

TARI. VISONE E GRILLO: 700.000€ ACCERTATI DA RESTITUIRE AI CITTADINI, INVECE SONO ANDATI A RINFORZARE UN BILANCIO DI PREVISIONE NON VERITIERO. Nel dibattito consiliare sul tema del bilancio di previsione proposto dal sindaco / assessore al bilancio Biagio Rossi è emerso, di nuovo, il tema della presunta appropriazione indebita, parliamo di presunta violazione di legge penale, da parte del comune di Cercola di 700.000€, già accertati dagli organi competenti, scriviamo di fondi Tari richiestI ai cittadini di Cercola frutto di errori di calcolo della spesa commessi dai responsabili di servizio comunali nel piano finanziario Tari del 2019 e mancati adeguamenti successivi del ruolo Tari alle famiglie. Sarebbe, comunque, lievitato, probabilmente, fino ad un milione di euro. Come segnalato in consiglio comunale dai consiglieri Grillo e Visone andavano restituiti, lo stesso Grillo ha suffragato questa sua posizione citando la violazione del regolamento comunale per la Tari del 2014 e un parere ministeriale. Fatto abbastanza grave, tale restituzione fu richiesta, attraverso una segnalazione anche alla Procura della Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica di Nola dall’attuale sindaco Rossi e dallo stesso Visone. Inoltre, anche i consiglieri comunali Pasquale Esposito e Giorgio Esposito, oggi anche attuale presidente del consiglio comunale, fecero affiggere per le strade della città un manifesto a firma anche di anche di Visone e Rossi con il quale chiedevano la restituzione della Tari ai cittadini. Perchè questo endorsement clamoroso del sindaco Rossi che quando era in opposizione consliare, oppure fuori dal consiglio comunale, ha chiesto la restituzione ai cittadini di questi soldi illegittimamente bloccati nelle casse comunali ed oggi non li restituisce, garantendosi un tesoretto di spesa al comune ai danni degli ignari cercolesi? I contribuenti cercolesi vedranno, ancora, una volta, recapitarsi a casa bollette Tari salatissime e guardando in orizzonte il rendiconto consuntivo 2023 si prospetta un disastro finanziario per l’ente municipale di proporzioni gigantesche. I consiglieri comunali Salvatore Grillo ed Angelo Visone esponendo un fatto gravissimo sul piano contabile e penale, comunque, non hanno annunciato nessuna attività giudiziaria agli organi giudiziari competenti. La relazione del sindaco / assessore al bilancio Rossi è stata inconcludente e irreale, annunciando che l’approvazione di ieri sera avrebbe consentito il finanziamento di opere pubbliche già finanziate, come la rigenerazione delle palazzine popolari di Caravita, oppure della clamorosa mancanza delle deliberazione del fabbisogno triennale del personale che ad oggi, se non approvato entro un mese, non saranno possibili nuove assunzioni: ne aveva annunciato 16 il sindaco Rossi. Il sindaco Rossi ha incassato una una brutta e clamorosa figura non replicando alle pesanti accuse degli ex consiglieri di maggioranza sul tema della legalità di questo bilancio: fatto che non ha precedenti storici in questo consiglio comunale. Le competenze: queste sconosciute.

VINCENZO FIENGO, EX SINDACO DI CERCOLA PER NOVE ANNI,HA ANNUNCIATO L’ESPOSTO IN PREFETTURA CONTRO L’ATTIVITA’ ILLEGITTIMA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE GIORGIO ESPOSITO. Il consiglio comunale è stato aperto sulla questione della illegittima conduzione dei lavori del consiglio comunale messa in campo, in questei poche settimane di insediamento, da Giorgio Esposito. L’ex sindaco Vincenzo Fiengo, in apertura di consiglio comunale, ha segnalato a Giorgio Esposito di evitare gli interventi del segretario generale che ha la funzione di verbalizzante non quella di attore nello svolgersi del consiglio comunale. Fiengo ha letto un esposto – che sarà presentato alla Prefettura di Napoli ed all’agenzia dei segretari sezione Campania – che elenca le pesantissime violazioni che il presidente Esposito ha commesso nell’esercizio delle funzioni presidenziali consiliari. Tale esposto è stato firmato da tutti i consiglieri comunali di opposizione, escluso Angelo Visone del Movimento Cinque Stelle. Giorgio Esposito potrebbe non avere vie di uscita se le opposizioni rimangono sulle stesse posizioni di lotta per il rispetto del regolamento di funzionamento del consiglio comunale. Nei fatti: non ha i numeri per arrivare in seconda convocazione: come raccontato esaustivamente ai lettori da noi TuttoVesuvio nei giorni scorsi.

I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA APPROVANO IL BILANCIO,MA SENZA INTERVENIRE IN AULA E SENZA FALDONI E FOGLI AL SEGUITO! Alcune note di colore hanno accompagnato questa celebrazione del consiglio comunale. Quella che fa tanto riflettere, come si vede nella foto in evidenza, è la presenza di un solo foglio, non diciamo di maxi faldoni, sui banchi dei consiglieri di maggioranza, una fotografia funesta del nuovo corso consiliare che si concretizza nell’alzata di mano seriale, ed a prescindere, dei consiglieri comunali di maggioranza. Tra l’altro si sono assunti una responsabilità abbastanza pesante per aver votato un bilancio che non restituisce dei soldi – 700.000€, già accertati dagli organi competenti – agli ignari contribuenti cercolesi, i quali continueranno ad essere vessati dai tributi comunali. Non pervenuto manco un intervento di un assessore: incredibile, si è approvava il bilancio di previsione.

CONSIGLIO COMUNALE ‘MILITARIZZATO’. RIBALTATA LA STORIA? I DISCEPOLI DEI SEQUESTRATORI DI CIRO CIRILLO NELLA PARTE DEL GIUSTO? ANCORA NO! Ieri sera, si è avvertita una forte mobilitazione delle forze dell’ordine richiesta probabilmente dal sindaco Biagio Rossi, dal presidente del consiglio comunale Giorgio Esposito e dall’assessore alla legalità NunzIa Ilardo: non accadeva da anni in un consiglio comunale frequentato da gente perbene. Fa davvero strano militarizzare il consesso civico perchè consiglieri comunali chiedono rispetto delle regole provenienti dai regolamenti comunali, oppure perchè nelle settimane scorse, il referente di Libera contro le Mafie ( ribadiamo CONTRO LE MAFIE!) ha chiesto la parola in consiglio comunale, attivando una protesta pacifica, perchè assegnatari della gestione della Biblioteca Giancarlo Siani di Caravita, insieme ad altre realtà territoriali, tentando di sensibilizzare parte politica sul perchè non si da seguito alla sottoscrizione – di quattro mesi fa – della convenzione, stipulata in epoca commissariale, fatto accompagnato da un’ingerenza del potere politico cercolese davvero molto fastidiosa. Ancora una volta non si fanno i conti con la propria storia: sequestro Cirillo, abusi edilizi e violazioni delle regole democratiche di conduzione dell’organo di rappresentanza del popolo: chi intimidisce chi? . Corsi e ricorsi storici . Non ci siamo dimenticati della claque di epoca staliniana portata in consiglio comunale direttamente dal colle dei parchi della zona alta di Cercola e dai familiari di assessori sindaco e consiglieri comunali: grossolana e ridicola questa scelta. Altra scivolata della bulgara macchina di propaganda del sindaco Biagio Rossi: la campagna elettorale è finita, deve governare.