Voto inquinato. Free Cercola: “Nessuno della maggioranza coinvolto”, invece,  la Procura ‘valuta’ coinvolgimento di ‘grandi elettori’ del sindaco Rossi

Cercola (Na)“Episodi che non coinvolgono nè noi nè la maggioranza di cui facciamo parte”, ecco quanto contenuto in un manifesto digitale dai ‘profeti del Terzo Millennio’, il movimento politico Free Cercola, facente parte dell’area politica del sindaco di Bacoli Josi Della Ragione. Documento politico diffuso in rete a seguito dei 7 arresti e 15 indagati di una settimana fa che hanno sconvolto la città riguardante l’inchiesta sul voto di scambio politico mafioso alle ultime elezioni comunali del maggio 2023, indagini effettuate della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli guidata da Nicola Gratteri

Free Cercola è presente in consiglio comunale con Fabio Miracolo ed in Giunta con Caterina Manzo, assessore alla cultura e pubblica istruzione , a sostegno del sindaco Biagio Rossi ‘Spaventa’ la certezza di Free Cercola sul fatto che nessuno dei loro e della maggioranza siano coinvolti in questa vicenda giudiziaria, tale posizione politica fa comprendere lo scarso livello di attenzione e di comprensione del fatto giudiziario ancora agli albori delle indagini. Come fanno ad essere così sicuri questi di Free Cercola? Hanno letto le carte: e se effettivamente hanno letto l’ordinanza del GIP perchè danno per certo che i loro colleghi di coalizione siano sicuramente immacolati? Ad onor di cronaca, anche se non indagato, un grande elettore di Rossi, tale ex consigliere comunale Giuseppe Romano, è stato citato nell’ordinanza di custodia cautelare in una intercettazione relativamente al presunto acquisto di voto in cambio di soldi effettuato presumibilmente da una persona molto vicina a lui. Addirittura il GIP del Tribunale di Napoli Marco Carbone ricostruisce un’intercettazione di Antonietta Ponticelli, la figlia del boss ergastolano Gianfranco Ponticelli, coinvolta nell’acquisto di voti per Giusy De Micco, che al ballottaggio, ad urne chiuse e risultato elettorale acquisito, interloquendo con due uomini non identificati, secondo il GIp uno di loro potrebbe essere riconducibile all’area del sindaco Rossi, ipotizzerebbero di un presunto acquisto di mille voti a venti euro che sarebbe stato effettuato da presunti grandi elettori di Rossi. Perchè Free Cercola ha sentenziato prima che le indagini preliminari si chiudano e che il processo abbia inizio? Anche il proclama lanciato in questo manifesto da Free Cercola contro la camorra stride con la loro attività politica amministrativa: da un anno non vengono consegnate le chiavi agli aggiudicatari della gestione condivisa della Biblioteca Giancarlo Siani di Caravita, invece, lo stesso assessore alla cultura Caterina Manzo, diffondendo video di mera propaganda elettorale annunciò una immediata riapertura della Biblioteca Siani: nulla di ciò è accaduto. La responsabilità politica ed amministrativa è abbastanza seria rispetto alla riapertura di questo presidio di legalità, anche alla luce della presentazione di diversi progetti rivolti al recupero dei ‘ragazzi a rischio’ del quartiere Caravita, ormai figli di quella cultura camorristica che fa passare il pensiero di una democrazia all’asta concretizzandosi in una continua attività di compravendita dei voti. L’assessorato alla cultura, retto dalla Manzo, insieme al sindaco Rossi, ha preferito rimanere chiusa la Biblioteca Comunale intitolata ad uno dei simboli dell’AntiCamorra, Giancarlo Siani, giornalista ucciso proprio dai camorristi mentre elaborava inchieste sulla criminalità locale. In quel di Cercola pur di non aprire al pluralismo culturale ‘subito’ dalla presenza di progetti presentati per la gestione condivisa della struttura comunale da forze che sono fuori , da sempre, al ‘Sistema Cercola’ si è scelto invece, la linea culturale imposta dal segretario politico di Uniamoci per Cercola: Pasquale Aprea nel ricordo storico del sequestro Cirillo e la trattativa BR Camorra e Servizi Segreti? L’assessore alla cultura Caterina Manzo condanna l’infiltrazione camorristica, a mezzo manifesto del suo partito, nelle istituzioni cittadina, poi, tiene chiuso l’unico luogo in cui a Cercola, proprio nel quartiere bollente di Caravita dove , finalmente, si potrebbe esprimere la vera cultura dell’Anticamorra. Free Cercola e il manifesto: la nuova Procura della Repubblica di Cercola Sotto al Vesuvio.

Dopo Pasquale Aprea, anche Free Cercola avrebbe potuto utilizzare un’azione politica brillante: il silenzio!