Carmela Rescigno, presidente commissione regionale Anticamorra: “Interverremo con massima durezza a Cercola, come a Pomigliano”. Massima attenzione sul  caso del voto di scambio politico  – mafioso

Cercola (Na) – “La Commissione Regionale Anticamorra che presiedo opera sulla base di un principio: lotta alla criminalità! Non conta il colore di un’amministrazione. Destra, sinistra o centro. A Pomigliano come a Cercola siamo pronti a intervenire con la massima durezza. E non guardiamo in faccia a nessuno.” Ecco quanto riferito a noi di TuttoVesuvio da Carmela Rescigno , presidente della commissione regionale Anticamorra. La devastante inchiesta sul presunto condizionamento mafioso per le elezioni comunali del maggio 2023 a Cercola attivata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli,. guidata da Nicola Gratteri, sta sensibilizzando le istituzioni sovracomunali al fine di fare chiarezza sulla clamorosa vicenda che ha consentito ai clan camorristici di partecipare attivamente al momento massimo della democrazia, quello della campagna elettorale, facendo emergere una debolezza della classe politica locale che è risultata essere incapace nel fronteggiare adeguatamente i tentativi di infiltrazione mafiose nelle istituzioni municipali.

ATTENZIONE ANCHE DALLA COIMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA. CHIARA COLOSIMO (FRATELLI D’ITALIA) HA CHIESTO LE “CARTE” A GRATTERI. La settima scorsa,presidente della commissione bicamerale Antimafia a Montecitorio Chiara Colosimo (Fratelli d’Italia) chiese immediatamente alla Procura della Repubblica di Napoli l’invio dei documenti al fine di intervenire subito sul caso Cercola. La stessa Colosimo, in questi giorni, è intervenuta anche ad ammonire il sindaco di Pomigliano d’Arco Lello Russo rispetto alle dichiarazioni rilasciate della fascia tricolore relativamente ad un’assenza della camorra in città, Chiara Colosimo, in risposta, ha inviato documenti al sindaco Russo, certificando con dati delle autorità di controllo del territorio l’effettiva presenza dei clan camorristici operanti in città e lo ha invitato ad essere più prudente nelle dichiarazioni pubbliche rispetto a discussioni che trattino il fenomeno della mafie al fine di tenere alta l’attenzione sul contrasto dei fenomeni criminali. Carmela Rescigno e Chiara Colosimo, nei rispettivi organismi di controllo, hanno lanciato segnali importanti rispetto al rapido intervento da predisporre per arginare la lotta alla criminalità sui territori, anche napoletani. Il consiglio comunale d Cercola rischierebbe seriamente lo scioglimento, sembrerebbe certo l’arrivo in città della Commissione di Accesso Antimafia del Ministero che dovrà verificare l’esistenza reale di un pericolo di infiltrazioni mafiose nelle istituzioni comunali.

I clamorosi arresti che hanno coinvolto la lista Europa Verde, facente capo all”on. Francesco Emilio Borrelli, stanno scuotendo la città in modo imbarazzante: Antonietta Ponticelli. la reggente del clan “Fusco – Ponticelli” è stata addirittura nominata rappresenta di lista di Europa Verde dall’ex assessore e delegato di lista Ciro Manferlotti, indagato per questo caso, nonostante la Ponticelli avesse una condanna per associazione mafiosa, annessa interdizione perpetua dai pubblici uffici, a seguito di condanna per associazione mafiosa. d. Anche Sabino De Micco, consigliere della sesta municipalità di Napoli, poi per poche settimane migrato i FDI,un mese fa, e la sorella Giusy De Micco, candidata al consiglio comunale in Europa Verde, colpiti da misure cautelari perchè avvalendosi di alcuni clan locali, riconducibili al clan Mazzarella avrebbero acquista 60 voti alla cifra di 1.800€. Anche Antonietta Ponticelli, figlia del boss ergastolano Gianfranco Ponticelli, fu colpita il 5 maggio da una misura cautelare in quanto avrebbe tentato. insieme ai fratelli De Micco di Europa Verde, ed alcuni pregiudicati del quartiere bollente di Caravita, riconducibili al Clan De Micco De Martino, la scalata al Municipio di Cercola. Tra gli indagasti anche il candidato sindaco del centrosinistra Antonio Silvano, architetto di professione. Mentre l’attuale consigliere comunale di opposizione Vincenzo Barone, non indagato, a seguito di intercettazioni telefoniche ed ambientali, avrebbe comunicato al gruppo De Micco – Ponticelli di un’indagine della Tenenza dei Carabinieri di Cercola, fatto che ha, comuqnue, compromesso la buona riuscita dell’ioperazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Dalle intercettazioni registrate agli indagati spuntano anche segretari di partito, delegati di lista e l’ex sindaco Fiengo. La DDA si sta concentrando anche sulle presunte attività al ballottaggio di presunti grandi elettori del sindaco Biagio Rossi, non indagato, e in particolare, un presunto riferimento politico del clan nell’amministrazione politica in carica.