Cercola. Voto di scambio alle regionali 2020, tra gli indagati anche l’ex consigliere comunale Giuseppe Romano

Cercola (Na) – Compare anche l’ex consigliere comunale di Cercola Giuseppe Romano, 40enne eletto nella lista Rinascita Caravita nel giugno del 2018 a sostegno dell’ex sindaco Vincenzo Fiengo, tra le otto persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Napoli nell’ambito di un’inchiesta, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e Cercola , relativamente ad una presunta compravendita di voti che si sarebbe concretizzata in occasione delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre 2020, precisamente nei seggi di Caravita del comune di Cercola.

Giuseppe Romano indagato per essere il riferimento territoriale di Mocerino ed accusato dalla procura di Napoli di aver presumibilmente organizzato la squadra dei procacciatori dei voti da acquistare. Oltre a Romano sono indagati, ovviamente , il consigliere regionale della Campania Carmine Mocerino (Lista – De Luca Presidente) – il presunto destinatario dei voti conquistati con la presunta compravendita dei voti fuori ai seggi elettorali – ed alcune persone che secondo la Direzione Distrettuale Antimafia sarebbero legati alla criminalità organizzata, quali il 33enne  Pasquale Salvatore Ronza, e il 34enne Mario Chiummiello per i quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere, questi due soggetti avrebbero pestato a sangue l’altro indagato Ciro Bisogni, 47enne residente a Caravita, su ordine dei capiclan della zona perchè Bisogni non avrebbe pagato la tangente ai camorristi locali al fine di essere autorizzato a commettere il presunto illecito del voto di scambio. A questi ultimi indagati si aggiungono Giuseppe Castiello ritenuto il contatto tra Giuseppe Romano e Mocerino e Francesco Ariosto, 57enne residente a Caravita, quest’ultimo accusato di aver potuto aiutare Bisogni nel procacciare voti da acquistare con i presunti 10.000 euro che sarebbero stati messi a disposizione dall’ex presidente della commissione anticamorra della Regione Campania.

Giuseppe Romano è stato uno degli uomini di punta del secondo Governo Fiengo, colui che ha narcotizzato le proteste del quartiere degli alloggi popolari di Caravita e colui che insieme a Fiengo ha gestito politicamente in modo poco incisivo l’indirizzo politico da fornire ai funzionari del del comune nel richiedere i megadebiti contratti da diverse centinaia occupanti morosi degli alloggi popolari della 219 di Caravita. Romano fu candidato in una lista di appoggio all’ex assessore Salvatore Calvanese nel 2013 , conseguendo 20 voti, dei quali si contano meno di dieci nei seggi bollenti di Caravita. Mentre nel 2018 nella Rinascita di Caravita, lista civica sostenuta fortemente dallo stesso ex sindaco Fiengo, conquistò 181 voti, dei quali un centoventi nei seggi degli alloggi popolari. Una crescita imbarazzante, soprattutto, perchè ha sostenuto il sindaco Fiengo che nei cinque anni precedenti di governo comunale abbandonò al degrado il quartiere popolare di Caravita. Si apriranno altri scenari giudiziari rispetto al megadebito mai richiesto in modo deciso dal comune agli occupanti morosi e la mancanza di una graduatoria dell’assegnazione delle case poplari, chi decideva e decide ancora le assegnazioni?